ResponsiBEERity 2015, bilanci di sostenibilità di Carlsberg Italia

In 5 anni 20% di produzione birra, 100% dei rifiuti avviati al recupero, 28.000 tonnellate di CO2 non immessa nell'atmosfera grazie all’innovativo sistema di spillatura della birra DraughtMaster.
Carlsberg Italia, l’azienda italiana di Carlsberg Group, ha presentato il ResponsiBEERity, l’edizione 2015 del proprio bilancio di sostenibilità. Redatto in conformità alle linee guida GRI G4, ResponsiBEERity fa il punto sull’evoluzione nell’approccio di Carlsberg Italia alla sostenibilità dal 2011 - anno di pubblicazione del primo report ambientale - a oggi. Significativa, in questo senso, è la scelta del titolo che da SustainaBEERity evolve a ResponsiBEERity, simbolo del cambiamento avvenuto in questi anni: la sostenibilità è ormai saldamente parte della cultura aziendale, le funzioni aziendali e le persone sono consapevoli dell’impatto dei propri comportamenti e agiscono di conseguenza.

I numeri di 5 anni di sostenibilità
ResponsiBEERity racconta in modo semplice e trasparente tutti i numeri che quantificano le performance aziendali nel 2015 e anche nel periodo 2011-2015, non limitandosi però a risultati e best practice implementate nel Birrificio di Induno Olona (VA) ma estendendosi anche all’intero “ciclo di vita” del prodotto per una visione a più ampio raggio del concetto di Sostenibilità.
“DraughtMaster si conferma la nostra più grande innovazione: ha rivoluzionato il segmento della birra alla spina, ha avuto un impatto dirompente sul mercato ed è l’elemento accelerante del nostro impegno verso l’ambiente. Oggi viviamo lo sviluppo sostenibile come qualcosa di implicito nel nostro agire, semplicemente perché è giusto. I nostri partner e i nostri clienti, anno dopo anno, sono sempre maggiormente “contagiati” da questo atteggiamento: ormai oltre l’80% delle nostre birre in fusto è distribuito nei fusti in PET.” ha dichiarato Alberto Frausin, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia.

Fusto in PET o vetro? L’analisi LCA indica il futuro
Grazie all’analisi LCA, le differenze tra PET e vetro emergono in modo netto ed inequivocabile. Per ogni hl di birra, infatti, i numeri evidenziano come Draught Master abbia un impatto decisamente inferiore rispetto alle bottiglie, in termini di emissioni di CO2, rifiuti prodotti, consumo di acqua e energia.
“Ma non si tratta solo di numeri in questo caso: i vantaggi del fusto PET rispetto al vetro riguardano anche la qualità e la freschezza della birra. Mentre in bottiglia una birra va consumata subito, nei fusti in PET rimane inalterata fino a 31 giorni dopo l’apertura” ha dichiarato Frausin.
La filiera del fusto in PET sta completando il suo percorso nell’economia circolare. Se inquadriamo l’economia circolare nel più ampio spettro della sostenibilità ambientale, intesa a 360°, il fusto in PET ha un'impronta molto inferiore rispetto alla bottiglia in vetro, se si adotta come metro di giudizio la metodologia Environmental Footprint della Commissione Europea. Se invece ci si focalizza più strettamente sull'obiettivo della circolarità, il contributo del fusto in PET si concretizza soprattutto nella dematerializzazione e nell’uso più efficiente delle risorse, grazie all’utilizzo di un materiale particolarmente leggero per confezionare e distribuire analoghi quantitativi di birra.

L'esperienza di Expo 2015
Il 2015 è stato caratterizzato dall’esperienza di Birrificio Angelo Poretti come Birra Ufficiale di Padiglione Italia a EXPO 2015 che ha portato la filosofia different e innovativa di Carlsberg Italia all’interno della manifestazione.
Protagonisti sono stati i 90 Ambasciatori aziendali, dipendenti di tutte le funzioni, che hanno accolto i visitatori dialogando e raccontando la storia dell’Azienda e l’arte di fare birra propria di Birrificio Angelo Poretti. Durante i sei mesi della manifestazione sono stati oltre 1.000.000 gli ospiti entrati nella “Piazzetta della Birra”: qui hanno gustato 350.000 birre di 11 tipologie differenti e hanno preso parte ad un “laboratorio” di confronto e dialogo, realizzato con l’aiuto di AstraRicerche, attraverso 1.500 interviste personali, da cui sono emersi i pensieri e le abitudini dei consumatori su tematiche come sostenibilità, prodotto e trend di consumo.
Grazie al progetto Orologio degli Alberi, ideato in collaborazione con Legambiente e IEFE Bocconi, i 25.000 kg di CO2 risparmiati grazie alla spillatura delle birre in Piazzetta tramite DraughtMaster sono stati convertiti in 1.150 alberi (calcolati secondo la formula certificata 3 fusti = 1 albero), piantumati poi in Lombardia come lascito al territorio. L’esperienza di EXPO è stata raccontata attraverso 180 servizi giornalistici realizzati dagli 8 inviati #gNelab under 30 vincitori del contest “Feed your future – Il coraggio di raccontare i numeri”che hanno “esplorato” EXPO andando a caccia di notizie su qualità, innovazione, sostenibilità e greenicità. Ma i numeri della sostenibilità possono risultare anche “insostenibilmente incomprensibili” perché spesso rimangono una comunicazione tra addetti ai lavori. Ecco allora continuare la collaborazione di Carlsberg Italia con Giornalisti nell’Erba nel dare ai consumatori una comunicazione sulla sostenibilità più fruibile e concreta. Traducendo in modo sintetico, semplice e immediato i numeri del Bilancio, è nato “Il Gioco della Sostenibilità”, un gioco simile al domino in cui vengono presi in considerazione tutti gli aspetti importanti della sostenibilità: ambiente, innovazione, qualità, territorio. Un gioco che si vince solo… in squadra.
Industrie: CARLSBERG ITALIA