Food Contact Machinery e sicurezza alimentare

Ecco cosa è emerso dalla Conference di approfondimento normativo sulle Macchine a Contatto con gli Alimenti organizzata da UCIMA e Istituto Italiano Imballaggio
Il 24 marzo scorso si è tenuta a Modena presso la sede di UCIMA la terza edizione dell’evento “FOOD CONTACT MACHINERY”, meeting annuale che UCIMA organizza insieme all’Istituto Italiano Imballaggio per fare il punto su questa complessa materia, che ha visto il proliferare di legislazioni nazionali, europee, ecc. tese a garantire sempre più la sicurezza alimentare, e conseguentemente a richiedere per tutti i materiali e oggetti a contatto con alimenti (macchine produttive comprese) particolari garanzie volte a limitare il più possibile rischi di contaminazione degli alimenti.
L’edizione 2015 di “FOOD CONTACT MACHINERY”, che ha visto la presenza in sala di oltre 60 operatori del settore, era volta proprio a fare il punto sulle principali legislazioni internazionali in materia e quindi mettere in condizione le aziende del settore di affrontare i mercati nel pieno rispetto delle normative. Al seminario hanno portato contributi specialisti italiani e esteri per fornire un quadro completo relativamente ai principali mercati: Cina, Giappone, Mercorsul, Stati Uniti, oltre a Italia e Unione Europea.
La Cina si è messa rapidamente al passo con le normative dei paesi più evoluti realizzando un efficace sistema di sicurezza alimentare. Il Giappone regola le parti a contatto con gli alimenti con la Food and Sanitation Law (FSL) e con un’ampia serie di norme a carattere volontario.
In America Latina le attività economiche sono regolate nell’ambito del Mercosul, con caratteristiche simili all’Unione Europea. La gestione delle parti a contatto con gli alimenti è regolata da Food Commission SGT 3 (autorità per la valutazione del rischio) e da Autorità di gestione del Rischio –GMC (Gruppo di Mercato Comune).
Nonostante gli sforzi di armonizzazione, il quadro normativo dei singoli Stati membri del Mercosul comprende vari enti governativi e requisiti di registrazione e approvazione.
La legislazione statunitense, pur avendo lo stesso scopo della legislazione europea, guarda esclusivamente alla cessione di materiali agli alimenti, non a liste positive di materiali impiegabili. La verifica di conformità di macchine destinate agli Stati Uniti si presenta complessa e molto diversa dell’analoga verifica di conformità europea.
Le normative europea e italiana rapprendano disposizioni generali a cura dell’Unione Europea e di disposizioni specifiche per lo più a livello nazionale. Da questo punto di vista, l’Italia ha una legislazione molto completa e accurata, che parte dal 1973 (Decreto ministeriale del 21 marzo 1973 e successive modifiche), che fornisce liste positive per materie plastiche, gomme, carte e cartoni, cellulosa rigenerata, vetro e acciaio inox.

Criticità applicative emerse
Gli argomenti hanno suscitato l’interesse dei partecipanti al seminario, soprattutto per due punti molto dibattuti.

Il primo riguarda le normative stesse, comprese le normative italiana ed europea, che sono ritagliate principalmente sul packaging degli alimenti, dove il tempo di contatto con l’alimento è prolungato. Esse infatti non tengono minimamente conto dei tempi di contatto sensibilmente inferiori (spesso di pochi decimi di secondo) come si riscontrano nelle macchine per il packaging.
Pertanto i vincoli sui produttori di macchine e impianti per il settore alimentare risultano essere particolarmente stringenti e spesso percepiti come ingiustificati, anche perché la corretta gestione «a norma» della materia richiede un’organizzazione interna molto complessa.
Il secondo punto controverso riguarda le dichiarazioni di conformità dei componenti e dei materiali emesse dai fornitori, che molto spesso appaiono carenti.
Anche per superare i due aspetti controversi, e fornire utili indicazioni ai costruttori di macchine, UCIMA e l’Istituto Italiano dell’Imballaggio hanno in corso avanzato di preparazione apposite linee guida applicative. L’uscita è prevista per la fine dell’estate prossima.