I particolari che fanno la differenza

Casa Gancia rilancia il suo storico brand Pinot di Pinot. Il restyling del packaging (bottiglie,astucci e cluster) nei vari formati di Brut e Rosé mira a conquistare un target giovane-adulto. L’immagine è moderna, fortemente caratterizzante e impattante, non da ultimo immediatamente riconoscibile.
Nasce nel lontano 1980 Pinot di Pinot, il noto marchio di Casa Gancia, da più di trent’anni lo spumante italiano delle feste e delle occasioni importanti. Da allora, comunicazione e pack si sono progressivamente modificati, restando sempre però fedeli a uno stile raffinato, coerente con la tradizione, ma al tempo stesso essenziale e contemporaneo. Il recente restyling del packaging della linea di spumanti è esemplificativo. Possiede una portata a livello comunicativo generale particolarmente interessante, volta a esplorare nuovi mondi, alla riscoperta della convivialità del bere. Innovazione, ritmo e unicità sono alcune delle parole chiave di quest’ultimo restyling di immagine che si indirizza in primis verso un riposizionamento qualitativo del marchio. Nel mantenimento delle valenze espressive, che ne contraddistinguono l’unicità, si è però voluto ampliare il target di riferimento in direzione di un segmento più giovane-adulto (25-45 anni).

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L’espressività del dettaglio La nuova identità visiva delle bottiglie da 75 e 20 cl è curata dall’agenzia milanese RobilantAssociati, in parallelo a quella degli astucci e dei cluster. Il leit motiv dell’intera immagine coordinata sono due linee diagonali parallele - già esistenti nell’immagine precedente - che tagliano il brand evocando una fascia, linee ora distanziate e impreziosite per essere una cornice raffinata e perfetta del nome del prodotto. Dinamica, slanciata e contemporanea è la bottiglia di vetro, che diventa trasparente nella versione per il rosè. Formalmente non inedita, ma comunque rivista e scelta tra più forme di vetro standard, si lega al meglio con i valori del marchio. Con l’intento di essere chic ma informale, vede inoltre l’eliminazione della collaretta; ironicamente simulata sulla capsula, quest’ultima ripropone in maniera innovativa il tema guida delle due diagonali. La frizzantezza del prodotto si esprime grazie ad alcune scelte stilistiche non immediatamente percepibili alla vista, ma di grande suggestione,perché tattili. È la texture dell’etichetta e della capsula a proporre,infatti,un motivo grafico a bollicine - stampato a rilievo con un effetto lucido su carta opaca - espressivo ed efficace. Si tratta indubbiamente di un elemento secondario che, seppur tale, contribuisce a definire il racconto di un prodotto a un livello comunicativo più sottile, arricchendo l’immagine di un senso di ricerca del dettaglio accurato e unico nel suo genere. Si inserisce nel motivo a bollicine dell’etichetta della bottiglia in maniera decisa ma non invadente il logo Gancia, anch’esso rivisto nel corso del 2011. Qui i codici colore utilizzati - rosso e blu - evocano a pieno: passione e nobiltà, innovazione e storicità. Il colore oro viene a impreziosire il tutto e a donare un tocco di raffinatezza. La struttura a scudetto garantisce, invece, una migliore visibilità e un impiego più agevole anche su altri supporti promozionali; il tutto rafforzato dalla modifica del carattere usato, più leggibile e autorevole.

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L’espressività della grafica Anche i cluster e gli astucci sono completamente rinnovati e prendono vita grazie al contributo tecnico-realizzativo di Guidotti Centro Stampa. Il contenitore di raggruppamento delle bottigliette monodose interagisce con il consumatore in maniera puntuale attraverso l’accostamento di una zona didascalica - in cui il dettaglio della nuova bottiglia costituisce una sorta di presentazione ufficiale del prodotto - a una parte segnaletica più evocativa, che ripropone il marchio nella sua colloquialità. L’astuccio viene, invece, volutamente, privato dell’uso del linguaggio fotografico per ricorrere alla sola rappresentazione grafica. Siamo qui di fronte a un stile che ben si presta a essere facilmente riproponibile anche su altri strumenti comunicativi. Cluster e astucci contribuiscono ad alimentare, così, una nuova dimensione di relazione e di dialogo con l’utente finale (consumatore o rivenditore che sia). Dalle scelte strategiche fino alla resa dei dettagli, tutti i packaging di entrambe le versioni brut e rosè comunicano, così, oggi, al meglio un’idea dirompente di eleganza informale apprezzabile a tutti. Nell’insieme la nuova veste di prodotto consente a Pinot di Pinot di venir percepito a pieno quale spumante sobrio ma raffinato. L’intera identità di prodotto non cede mai al vezzo di elementi eccessivamente celebrativi, resta raffinata, moderna e unica. «Gancia punta a consolidare la leadership di Pinot di Pinot come il preferito dagli Italiani nella sua categoria - dichiara Renato Pardini, Direttore Commerciale e Marketing Gancia. Tra gli obiettivi oltre a quello di aumentare la visibilità del prodotto, anche quello di raggiungere a medio termine una quota nel suo segmento di riferimento del 30% in volume, attualmente di circa il 23%. Il lancio del restyling coincide con il ritorno di Pinot di Pinot in comunicazione e con l’attivazione dei punti vendita sia sul canale moderno sia su quello tradizionale».