Convegno sulle dinamiche dell’industria dell’alluminio

Il convegno organizzato da Centroal e EAA, ha avuto come obiettivo principale quello di stimolare l’interesse dell’opinione pubblica e dei decisori istituzionali sul futuro dell’industria dell’alluminio. Interessanti le testimonianze di importanti fornitori e utilizzatori di imballaggi in alluminio.

Centroal, Centro Italiano Alluminio, è l’associazione che raggruppa i produttori e i trasformatori di alluminio associati in Assomet, Associazione Nazionale Industrie Metalli non Ferrosi. Aderisce all'EAA, Associazione Europea dell'Alluminio, con sede a Bruxelles che rappresenta l’industria europea dell’alluminio. Insieme hanno organizzato un evento, si è svolto a Roma presso il Parco della Musica.
Al convegno del 18 novembre hanno partecipato alcuni tra i maggiori esponenti europei del mondo industriale, politico-istituzionale e della cultura: l’Architetto Massimiliano Fuksas, il Viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, Fabio Degli Esposti, Direttore Generale di Nespresso Italia, Max Szwaj, Responsabile ‘Body-in-White’ di Ferrari SpA, Franco Bove, General Manager di Guala Closures Group, Maria Ludovica Agrò, Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, Gianluca Benamati, membro della Commissione attività produttive della Camera dei deputati e Mattia Pellegrini, Head of Unit F3 - DG Enterprise, Commissione Europea. A questi si sono aggiunti i rappresentanti dell’industria dell’alluminio: Roeland Baan, Presidente di EAA e Christian Muckermann, Presidente di Centroal.

Il convegno ha avuto come obiettivo principale stimolare l’interesse dell’opinione pubblica e dei decisori istituzionali sul futuro dell’industria di base, in particolare di quella dell’alluminio e sulle soluzioni necessarie a far uscire l’Europa dalla crisi economica, da cui ancora stenta a riprendersi. Nei primi sei mesi del 2014, infatti, l’indice europeo di produzione industriale ha registrato sostanzialmente una tendenza alla staticità, con un flebile incremento, in media, di appena lo 0,4%, secondo gli ultimi dati Eurostat.
In Italia, purtroppo, la situazione è molto più grave. I dati dell’ultima rilevazione Istat registrano un drastico calo dell’indice di produzione industriale: -2,9% a settembre, con una media di -0,5% da Gennaio 2104.
La crisi è particolarmente dura per l’industria di base, strategica per tutto il resto del comparto manifatturiero. Dal 2004 al 2011, l’industria europea dell’alluminio ha sofferto quasi un dimezzamento del suo peso nella produzione mondiale, passando dall’11% al 6%. Tutto questo sebbene, in Europa, e ancora di più in Italia, il settore dell’alluminio sia un presidio di produzioni strategiche, di know-how e competenze tecnologiche, che garantisce applicazioni chiave in comparti decisivi quali l’edilizia, l’automotive, l’aviazione e i trasporti, l’ingegneria e l’aerospaziale, oltre che un fattore di stabilità sociale, grazie agli investimenti che promuove e all’occupazione diretta di 255.000 persone e indiretta di circa 1.000.000.

Prodotti e tecnologie: GUALA CLOSURES GROUP
Enti e associazioni: ASSOCIAZIONE CENTROALCENTROAL