Cosmopack New York Symposium: i commenti delle aziende


Organizzato da Cosmoprof Worldwide Bologna per favorire la presenza sul mercato americano della East Coast delle aziende della filiera della tecnologica della cosmesi il nuovo evento Cosmopack New York Symposium ha visto la partecipazione di circa 50 aziende italiane e internazionali invitate che hanno potuto incontrare i rappresentanti delle associazioni dei produttori americani e dei marchi globali riconosciuti e hanno potuto assistere ad una serie di workshop di informazione e analisi sul network B2B. Si sono svolti oltre 240 incontri con 50 buyer maggiormente attivi nei mercati mondiali e specialmente in quello americano.
L’iniziativa ha raccolto i commenti positivi dei protagonisti della filiera italiana, ai quali è stato comunicato in anteprima il ritorno di Cosmopack a New York anche per il prossimo anno, a continuazione del progetto di sviluppo e nuove opportunità di business che Cosmopack e in generale il network di Cosmoprof Worldwide Bologna intendono offrire alle aziende.

Ecco alcune dichiarazioni raccolte tra le aziende partecipanti

- Valentina Marchesini, Marketing Manager Marchesini Group

«Credo che il Simposio di NY sia stata una bella occasione di incontro. La mia sensazione è che siamo riusciti nell’intento di trasferire ai buyer del mercato americano il grande valore del made in italy tecnologico. Dobbiamo uscire dal loop che l’Italia è solo “divertimento”. Noi siamo dei “sarti” della tecnologia, pensiamo ogni impianto su misura del nostro cliente, rispondiamo alle sue esigenze proprio come un sarto fa con la sua modella, ma possiamo anche fornire loro macchinari standard, con prezzi competitivi senza perdere la qualità. Mi piace ricordare, come ho fatto durante il simposio che noi siamo “artigiani industriali”, abbiamo saputo conservare l’artigianalità del nostro “fare”, managerializzando le nostre imprese e i nostri sistemi produttivi. Credo che tutti questi valori siano passati alle persone che abbiamo incontrato ed abbiano aperto la strada a nuove e importanti collaborazioni».

Alessandro Prestini, General Director Premi

«Ritengo che quella del Cosmopack NY Symposium sia stata un’iniziativa particolarmente interessante per aziende, come la nostra, che stanno valutando come poter entrare nel mercato Americano. Dati interessanti, possibilità di confrontarsi direttamente con aziende del settore, ospiti illustri. È stata sicuramente un’esperienza positiva e stimolante. Un ringraziamento a So.Ge.Cos, BolognaFiere, Cosmetica Italia per questa opportunità e per stimolare le aziende italiane ad internazionalizzarsi».

Carlo Candiani, ceo G. Candiani

«Abbiamo apprezzato l’organizzazione che ha preparato il format del Cosmopack NY Symposium e l’agenda coinvolgendo le aziende partecipanti, i buyer interessati, la stampa e i professionisti intervenuti. Ovviamente tutto potrà essere migliorato e non mancheranno le buone idee e i suggerimenti che i partecipanti certamente proporranno. Per quanto compete una parte importante della nostra produzione, cioè il packaging dedicato ai componenti che arricchiscono i flaconi in vetro (rivestimenti, spalle, chiusure e altro) per la profumeria di alta gamma, settore che coinvolge i più prestigiosi e conosciuti marchi, abbiamo purtroppo verificato la pressoché totale assenza di buyer e/o packaging development manager interessati a questo settore che necessita di forti capacità progettuali, competenze riguardanti i materiali di impiego ed estrema attenzione alla qualità. Pertanto future iniziative di questo genere non mancheranno certamente di suscitare il nostro interesse».

Luca Pagetti, Coven Egidio

«Ho apprezzato lo sforzo compiuto da So.Ge.Cos per portare le ditte di Cosmopack verso il mercato statunitense. Credo il nostro comparto - macchine, packaging e confezionamento - possa avere uno sbocco importante negli USA. Senza dubbio siamo un gruppo di aziende forti ed agili sui mercati esteri. Attendiamo il riscontro post evento inviando mail ad i buyer che ci hanno incontrato e speriamo di bissare l’anno prossimo con la stessa formula ed un’esperienza alle spalle che ci possa aiutare a sfruttare le potenzialità dell’evento al meglio».

Cinzia Bessi, Marketing Director Brivaplast Group

«L'evento organizzato da Cosmopack a New York, è stato per Brivaplast molto proficuo e con interlocutori professionisti. Gli incontri B2B sono stati veramente business oriented! La nostra italianità, apprezzata nel mondo, è stata giustamente promossa in un mercato importantissimo, attento alla qualità e sempre alla ricerca di innovazione».

Matteo Moretti – CEO Lumson e Polo Tecnologico della Cosmesi

«È un commento molto positivo, il mio, in merito all'evento organizzato da Cosmopack a New York. Considerando che si tratta di una prima edizione, ed è stato organizzato in breve tempo, i risultati sono per me abbastanza soddisfacenti. Mi è piaciuto il format innovativo, “moderno”, diverso dalla classica fiera. La formula dei meeting con i buyer ha permesso un buon dialogo e un reciproco scambio di conoscenza. È un evento da ripetere e per la prossima edizione mi auguro che saranno invitati più buyer, anche di brand prestigiosi, con competenze differenti. Per esempio inviti mirati sulla base del business delle aziende italiane presenti. L’obiettivo di avere contatti giusti è primario. Suggerisco inoltre di potenziare la parte convegnistica, magari con interventi anche brevi ma più specifici e mirati a preparare gli incontri B2B a seguire».

Matteo Locatelli - Pink Frogs Cosmetics

«Il Simposio è stata per noi un’esperienza molto coinvolgente e formativa. Nonostante conoscessi la formula dei B2B a ritmo serrato, non avevo mai avuto occasione di provarla. Ritengo questa formula assolutamente efficace, soprattutto per un produttore conto terzi che non vende prodotti ma soluzioni. L’efficacia di questo tipo di incontro sta infatti nel non disperdere tempo nel raccontare cose che, nonostante siano importanti, rischiano di appiattirci sulla concorrenza (sono affidabile, lavoro in qualità, faccio innovazione, ecc.). I pochi minuti disponibili sono bastati a presentarci attraverso le nostre formule più innovative che in quel momento rappresentavano solo concept per catturare l’attenzione e stimolare la curiosità. Considerando infine che il mercato americano rappresenta una grande opportunità per il Made in Italy, sono certo che l’anno prossimo farò nuovamente parte del gruppo».