Atlas Copco riduce a zero la contaminazione

Gli oli minerali di origine fossile hanno un impatto negativo sulla nostra salute, ma spesso vengono assorbiti dai prodotti alimentari che consumiamo attraverso l’aria durante il processo produttivo. I compressori “oil-free” della serie Z firmati Atlas Copco proteggono gli alimenti dalla contaminazione di queste sostanze nocive.
Si chiamano MOSH (Mineral Oil Saturated Hydrocarbon) e MOAH (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbon), sono oli minerali di origine fossile che, purtroppo, si possono trovare negli alimenti e nelle bevande come residui dei processi produttivi. Sono leggeri ma tossici, migrano attraverso l’aria e si fissano sugli alimenti. L’Unione Europea ha pubblicato nel 2017 la raccomandazione 2017/84 per analizzare la presenza di MOSH e MOAH nei prodotti alimentari e negli oggetti destinati a venire a contatto con essi, ad esempio i materiali utilizzati per impacchettare pane e panini, cereali da colazione, gelati e dolci. A questo seguiranno norme specifiche nei diversi Paesi, ma nel frattempo c’è chi si porta avanti e si organizza per garantire che vapori provenienti da idrocarburi non entrino nel processo produttivo.

Atlas Copco è stata la prima azienda produttrice a ricevere la certificazione “Class Zero” relativa alla normativa ISO 8573-1 che definisce gli standard di purezza dell’aria compressa relativamente alla presenza di particelle di acqua e olio. I compressori “oil-free” della serie Z, infatti, garantiscono assenza di oli e di rischi di contaminazione.

Una delle potenziali fonti di contaminazione è l’aria, ampiamente utilizzata come vettore energetico nel ciclo produttivo di pasta, biscotti e merendine, nel trasporto pneumatico delle granaglie e nei processi di imbottigliamento. Le aziende attente alla sostenibilità ambientale, che selezionano con attenzione la qualità della materia prima per garantire prodotti naturali e genuini, è bene prestino la massima attenzione anche alla purezza dell’aria. Sarebbe un vero peccato che il biscotto prodotto da grano, cioccolato e burro genuini si trovi ad avere tracce di vapori di idrocarburi.

Sono molti gli esempi, in Italia e all’estero ad avere scelto compressori “oil free”. In Italia La Molisana, uno dei principali produttori di pasta con una forte attenzione alla genuinità dei prodotti, utilizza nel suo ciclo produttivo compressori “oil free”. Fondata nel 1912 è una delle più antiche aziende produttrici di pasta, e ad oggi confeziona oltre 40.000 sacchetti di vari tipi di pasta al giorno, con una grande attenzione alla sostenibilità e alla qualità del ciclo produttivo. Per produrre pasta sono importanti oltre a passione e know-how, anche tecnologia: ad esempio sono necessarie pompe per il vuoto, per estrarre l’aria dalla pasta, consentendone durevolezza, odore e colore immutati, e sistemi di aria compressa per il packaging.

“La genuinità della pasta è fondamentale per la nostra azienda. Per garantire assenza di contaminazione dobbiamo prestare massima attenzione alla qualità dell’aria nel ciclo produttivo, per questo utilizziamo tecnologia ‘oil free’ di Atlas Copco, azienda con cui collaboriamo da cinquant’anni che garantisce la purezza dell’aria utilizzata”, afferma Flavio Ferro, Responsabile degli stabilimenti produttivi di La Molisana.

Inoltre, in un’importante azienda agricola inglese la filiera del latte è totalmente seguita dai macchinari di Atlas Copco. Si parte dalla mungitura fino alla preparazione di formaggi, yogurt e panna, con l’assoluta certezza che non possa intervenire nessun tipo di contaminazione.

Prodotti e tecnologie: ATLAS COPCO ITALIA
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