Gli italiani e i prodotti lattiero-caseari

Il consumo dei prodotti industriali lattiero-caseari coinvolge la quasi totalità della popolazione: il 92% formaggi, l’85% latte, il 77% sia burro sia yogurt e latti fermentati, il 70% panna. Un’indagine demoscopica di AstraRicerche per conto di Assolatte conferma l’assoluta leadership di questo settore nell’ambito dei consumi alimentari degli Italiani.
Presentiamo di seguito alcuni dei risultati dell’ultima indagine demoscopica biennale svolta da AstraRicerche per conto di Assolatte. Lo studio è stato effettuato nell’autunno 2011 tramite 1.032 interviste CAWI a un campione rappresentativo dei nostro connazionali tra i 15 e i 70 anni, pari a un universo di 43.4 milioni di soggetti. Per quel che attiene ai trend degli ultimi sei anni, dal 2006 la percentuale dei consumatori di formaggi è scesa di un punto (dal 93% al 92%) mentre quella riferita al latte è cresciuta di tre punti (dall’82% all’85%), con anche il burro in ascesa (dal 74% al 77%) esattamente come lo yogurt e i latti fermentati; anche la panna aumenta la sua penetrazione (dal 67% al 70%). Si osservano talune accentuazioni. I consumatori di formaggi sono più presenti tra i 25-34enni, nei ceti medio-alto e alto, tra le casalinghe e i pensionati, tra gli opinion leaders che influenzano gli altri. I consumatori di latte risultano soprammedia opinion leader e residenti al Sud. Quelli di yogurt e latti fermentati vedono una concentrazione maggiore tra i 45-54enni, nelle regioni centrali, tra i laureati e nei gruppi sociali benestanti o agiati oltre che nelle famiglie numerose. I consumatori di burro s’incontrano soprammedia al Sud, tra i diplomati, tra i 35-44enni, tra i lavoratori autonomi e le casalinghe con l’aggiunta degli imprenditori/dirigenti/professionisti. I consumatori di panna risultano soprammedia 25-34enni, residenti nel Triveneto, appartenenti al ceto medio impiegatizio e autonomo, opinion leader. Vediamo ora le sensazioni provate dagli Italiani mangiando o bevendo i prodotti industriali lattiero-caseari:          • il latte appare imbattibile per quel che attiene ai vissuti di sana alimentazione e di nutritività (83%), freschezza dissetante (47%), calma e serenità (39%), bei ricordi del passato (33%) ma anche preoccupazioni connesse alle allergie/intolleranze alimentari (20%); forti sono pure le sensazioni connesse al benessere e alla salute (50%: subito dopo gli yogurt e i latti fermentati);   • gli yogurt e i latti fermentati vincono sul terreno delle sensazioni connesse al benessere e alla salute (53%), al dimagrimento (49%), alla distensione e al relax (33%); rilevanti sono i valori connessi all’edonismo alimentare, al piacere, al godimento orale e palatale (40%: subito dopo i formaggi) e all’allegria gioiosa (29%: dopo la panna) così come alla piacevole consistenza (30%: dopo i formaggi); • per quel che attiene ai formaggi, essi risultano vincenti per gusto/sapore (55%), vissuti di riempimento e sazietà (53%), piacere e godimento (48%), buon odore/profumo (42%), piacevole consistenza (34%), amore appassionato (24%); • il burro – in via di progressivo recupero nell’ultimo decennio – soffre ancora in parte dell’immagine di prodotto certo indispensabile per molte preparazioni alimentari ma ingrassante (48%) e un po’ intimorente circa l’equilibrata nutrizione (25%); esso, però, può vantare buone sensazioni per quel che attiene al gusto/sapore (25%), all’edonismo orale (19%) e – per ora presso una significativa minoranza – alla variegatezza dell’offerta in tanti tipi con caratteristiche nutrizionali diverse; • la panna vince per quel che concerne la sua capacità di dare gioia e allegria (33%) e performa molto bene per quel che attiene al piacere e al godimento (44%: dopo i formaggi), al gusto/sapore (28%), alla piacevole consistenza (18%) ma anche negativamente alla sensazione di ingrassare (40%: dopo il burro), pur avendo un 15% di fans appassionati.
Topic: Il mercato
Enti e associazioni: COMIECO