Cosmetica, tra green e monoporzioni

Per il settore della cosmetica il 2018 è iniziato con una sostanziale tenuta degli indicatori economici che confermano la realtà di un comparto con una costante dinamica positiva sul piano della produzione e dell’export. Secondo le stime 2018 elaborate dal Centro Studi di Cosmetica Italia, il settore è vicino agli 11,5 miliardi (+4,5%). Green e monoporzioni saranno le tendenze per il packaging.

L’Indagine Congiunturale - Luglio 2018 di Cosmetica Italia stimano per il 2018 una crescita del 4,5% del fatturato globale del settore vicino agli 11,5 miliardi di euro; le esportazioni incidono in maniera significativa grazie a una previsione di crescita di otto punti percentuali per un valore prossimo ai 5 miliardi di euro.

“La filiera industriale cosmetica risponde con la competitività di sistema, grazie a qualità ed efficacia di offerta, a uno scenario interno e internazionale di profondi cambiamenti sia della domanda del consumatore che della realtà distributiva”, commenta il neoeletto presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti. “Le aziende cosmetiche confermano la propensione agli investimenti in ricerca e innovazione, elementi chiave apprezzati su mercati nuovi e tradizionali”.

“L’indagine ha registrato l’attenzione delle imprese ai mutati bisogni del mercato, evidenziando strategie e attività sempre più orientate all’ingaggio digitale e alla pianificazione allargata all’intera filiera”, segnala Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi Cosmetica Italia. “Uno sguardo alle future strategie sottolinea la rilevanza dei temi legati alla sostenibilità, al ‘green’ e alla personalizzazione e specializzazione dell’offerta”.

L’export

È ancora la componente estera della domanda che sostiene la crescita dei valori di produzione anche per il 2018: le esportazioni, infatti, sono previste in crescita di otto punti percentuali, con un valore prossimo ai 5.000 milioni di euro. La performance impatta in misura evidente sulla bilancia dei pagamenti che, in presenza di importazioni in crescita, si avvicina ai 2.700 milioni di euro, record assoluto per il comparto. In uno scenario interno e internazionale in cui si confermano i profondi cambiamenti della domanda, sia per quanto concerne le nuove realtà di distribuzione, sia per la capacità dei consumatori di cercare nuove soluzioni con nuovi prodotti, la filiera industriale cosmetica italiana risponde con la competitività di sistema grazie a qualità e efficacia dell’offerta.

Un recente aggiornamento conferma che il 67% del make-up consumato in Europa è prodotto, a monte, da aziende italiane leader del settore con un fatturato superiore ai 1.500 milioni di euro.

I canali distributivi

I canali professionali confermano la ripresa evidenziata negli ultimi esercizi: si stima a fine anno una crescita del 2,5% per i centri estetici e dell’1,8% per l’acconciatura professionale. Positivo, seppur a ritmo rallentato, l’andamento previsto per il canale farmacia (+1,5%). I consumi della grande distribuzione invece, che coprono più del 41% del mercato cosmetico nazionale, registrano una crescita attesa a fine 2018 di un punto percentuale. Le previsioni di fine anno per l’erboristeria, +0,5%, confermano la tenuta del canale, anche se con valori più ridotti rispetto ai precedenti esercizi. Incerta la tendenza del canale profumeria per cui gli operatori segnalano comunque proiezioni possibiliste (+0,5%) per il 2018.

Il contoterzismo registra una proiezione di crescita a fine anno del 10%. Le vendite dirette continuano a segnalare trend superiori agli altri canali: la crescita prevista nel 2018 è del 12%, grazie alla forte dinamica delle vendite online che si contrappone al rallentamento delle vendite dirette classiche (porta a porta e corrispondenza).

L’Industry 4.0

Il piano nazionale dell’Industria 4.0 sembra aver avuto interessanti conseguenze sulle realtà produttive cosmetiche, soprattutto a livello di filiera. Grazie alle economie di scala derivanti dal maggior utilizzo di impianti, ne consegue una riduzione dichiarata dei costi di produzione, citata dal 7% degli operatori contro il 3% del semestre precedente, segno anche dell’ottimizzazione e della flessibilità derivante dai nuovi strumenti e macchinari capaci di lavorare in maniera integrata e modulare in funzione degli ordinativi e commesse prese in carico.

I trend del packaging

Un’indagine condotta dall’Istituto Piepoli per Cosmetica Italia ha evidenziato quattro trend che sembrano caratterizzare l’industria cosmetica dei prossimi anni: il green e l’economia sostenibile; bellezza e giovinezza; made in Italy e territorialità; le monoporzioni. Due di queste tendenze della cosmetica del futuro – il green e le monoporzioni – riguardano strettamente il mondo dell’imballaggio.

In particolare, il tema della sostenibilità ambientale è già consolidato in ambito internazionale e sta iniziando a diffondersi anche in Italia. Esiste, infatti, una fetta di consumatori attenti non solo ai principi attivi contenuti nei prodotti, ma anche alla sostenibilità della filiera e alla dimensione ecologica dell’intero processo produttivo. Tale trend riguarda, pertanto, tre dimensioni: l’origine dei prodotti; la sostenibilità del processo produttivo; la riciclabilità del packaging.

Per quanto riguarda le monoporzioni, invece, questo specifico formato di packaging consentirebbe al consumatore di avere, a parità di prezzo o a un costo di poco superiore, customer experience differenti, che si adattano a diverse situazioni quali il viaggio o la necessità di avere un prodotto sempre fresco.

Per il comparto del packaging, la sfida sarà quella di combinare queste due tendenze, che da una parte chiedono la riduzione degli scarti e dall’altra comportano un maggiore consumo di materiali di imballaggio, per soddisfare le richieste sempre più consapevoli e precise dei consumatori.

Enti e associazioni: COSMETICA ITALIA
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