SIMEI 2017, eccellenza e creatività made in Italy

Chiusa con successo la 27esima edizione della fiera di riferimento a livello mondiale delle tecnologie per enologia e imbottigliamento. L’eccellenza tecnologica e creatività italiane stupiscono i nuovi mercati. Abbona, presidente UIV: “Sfida vinta, si aprono nuovi scenari per le nostre imprese”.
“Il giudizio è stato unanime per la gran parte degli espositori: nonostante la vendemmia abbia sfavorito la partecipazione di alcuni Paesi dell’emisfero nord, soprattutto Europa e Nord America, si è intercettato un nuovo pubblico proveniente dai Paesi dell’emisfero sud e dall’oriente che ha aperto nuove opportunità di business. Un bilancio positivo che miglioreremo sicuramente nelle prossime edizioni di SIMEI, trovando tempi e modi ottimali per consentire una presenza trasversale e completa a livello internazionale. Desidero rivolgere un ringraziamento particolare a tutti gli espositori presenti, che hanno creduto nell’evento e con i quali vogliamo costruire il successo del futuro di questa manifestazione. La mia gratitudine va anche a Fiera Monaco, per il supporto che ci ha dato e per l’intento comune di procedere insieme in questo cammino condiviso, rafforzando una sinergia veramente strategica che auspico si consoliderà nei prossimi anni a favore di tutto il comparto”.

Con queste parole Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, commenta la 27esima edizione di SIMEI, la fiera di riferimento a livello internazionale delle tecnologie per enologia e imbottigliamento, che si è chiusa venerdì 15 settembre a Monaco di Baviera. Per la prima volta la manifestazione, organizzata dal 1963 da Unione Italiana Vini, è andata in scena in Germania, in concomitanza con drinktec, fiera protagonista a livello mondiale del liquid food e beverage. Una sinergia importante dimostrata dai numeri: drinktec ha infatti registrato un incremento di pubblico del 15% rispetto alla scorsa edizione grazie proprio alla presenza di SIMEI e, in totale, le due fiere hanno superato i 75mila visitatori.

“Si tratta di una nuova esperienza, sicuramente positiva”, commenta Cristina Bertolaso, titolare dell’omonima azienda e Presidente del Comitato permanente di SIMEI. “Le grandi competenze tecniche italiane, la nostra capacità di innovare e di relazionarci con il cliente sono state ampiamente riconosciute e oggi sono pronte a conquistare mercati nuovi. SIMEI a Monaco è stata una scelta vincente perché ha portato molti potenziali clienti soprattutto dall’emisfero australe. Abbiamo investito con convinzione in questo progetto, consapevoli che essendo il periodo della vendemmia in Italia e anche in altri Paesi europei e americani, ci sarebbero state comunque della assenze, ma crediamo fermamente nell’internazionalizzazione che questa sinergia può offrire”.

“Il sentore degli espositori è per la maggioranza molto buono”, aggiunge Marzio Dal Cin, Presidente Anformape - Associazione Nazionale Fornitori Macchine Accessori e Prodotti per l'Enologia. “La presenza di moltissimi stranieri è un aspetto davvero positivo e la ragione per la quale le aziende hanno deciso di credere e investire in questo progetto. Fattore, questo, che ha in parte compensato la scarsa presenza di produttori europei e nordamericani a causa della vendemmia, come avevamo previsto. Gli impiantisti sono molto soddisfatti, così come chi sta ampliando il proprio target anche agli ambiti del beverage, perché hanno potuto incontrare un pubblico trasversale. Per le prossime edizioni sarà indispensabile conciliare le esigenze di tutti i produttori a livello internazionale per consentire una presenza veramente ‘globale’”.

SIMEI@drinktec ha visto la presenza di 200 espositori di tecnologie per il comparto enologico a livello mondiale, di cui 157 italiani, e 200 delegati in visita da tutto il mondo. Oltre che da Brasile, Cina, Cile, Sudafrica e molti altri Paesi, per la prima volta hanno partecipato imprese anche da Messico, Ecuador, Ucraina, che hanno potuto testare da vicino la tecnologia italiana - dai tappi antibatterici alle presse di ultima generazione, dalle imbottigliatrici d’avanguardia alle chiusure anti-contraffazione - attraverso visite guidate e presentazioni aziendali organizzate ad hoc. Successo anche per le degustazioni di vini e prodotti enogastronomici italiani organizzate da UIV al Sensory Bar allestito all’interno dei padiglioni SIMEI.

Anche in questa edizione centrale è stata la formazione: oltre 20 eventi, tra convegni e workshop tecnici, hanno visto la partecipazione di importanti realtà nazionali e internazionali, tra cui il CEEV (Comité Européen des Entreprises Vins), il CERVIM (Centro di Ricerche, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione della Vitcoltura Montana), la Stazione Sperimentale del Vetro, la Confederazione Europea del Sughero, la Spirits Valley, e importanti personalità istituzionali come Joao Onofre della Commissione Europea (Capo unità Vino DG agricoltura e sviluppo rurale), Pau Roca - segretario generale del FEV (Federación Española del Vino), Monika Christmann - presidente OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin), Felice Assenza - Direttore generale delle politiche internazionali al Ministero dell’agricoltura, Paolo De Castro - Vice Presidente Commissione Agricoltura, Jean-Marie Barillere - Presidente del CEEV e Federico Terenzi - presidente di Agivi (Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani).

Si chiude così SIMEI, la vetrina internazionale delle eccellenze tecnologiche per enologia e imbottigliamento, un settore che muove in Italia un fatturato di oltre 3 miliardi di euro, dei quali il 70% dati dall’export.

L’appuntamento con la prossima edizione sarà nel 2019, quando la Fiera tornerà in Italia per la sua 28esima edizione.

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