Slowfish, alla scoperta della sostenibilità delle scatolette in acciaio

Sono gli imballaggi più utilizzati per conservare i prodotti ittici come acciughe, sgombro, tonno e sardine, sono pratici e sicuri e si riciclano al 100% all'infinito: i contenitori in acciaio sono stati i protagonisti a Slow Fish, evento organizzato a Genova da Slow Food.
Le scatolette in acciaio sono contenitori ermetici che garantiscono l’isolamento del prodotto da agenti esterni: una vera e propria ‘cassaforte della natura’, in grado di mantenere intatti il sapore, la qualità e le proprietà nutritive anche oltre i cinque anni senza la necessità di utilizzare conservanti.
“Oltre a essere ideali per la conservazione dei cibi i contenitori in acciaio come appunto le scatolette o i barattoli possono vantare caratteristiche uniche di sostenibilità ambientale” spiega Federico Fusari, direttore generale di RICREA, il consorzio no profit che ha lo scopo di agevolare e promuovere nei comuni italiani la raccolta e il riciclo degli imballaggi in acciaio partner ambientale della manifestazione.
“L’acciaio è il materiale più riciclato in Europa, è facile da differenziare ed è un materiale permanente, che viene riciclato all'infinito senza perdere le proprie qualità. Slowfish è un’ottima occasione per far conoscere tutto questo”.
Proprio per questo RICREA ha proposto nelle tre giornate della manifestazioni eventi ed attività dedicati a grandi e piccini. Attraverso un laboratorio didattico a cura Dario Apicella dal titolo “Il rompi-scatole”, il Consorzio ha insegnato ai bambini delle scuole di Genova le mille vite degli imballaggi in acciaio, aiutandoli a riconoscerli e a comprendere le varie fasi del riciclo di questi contenitori “amici dell’ambiente”.
Per i più grandi invece l’appuntamento è stato con “Tu come lo fai?”, uno spettacolo musicale realizzato da Maurizio Capone & BungtBangt. Le sonorità dell’intero spettacolo sono ricavate da strumenti fatti con materiali in acciaio riciclati come barattoli per le conserve, tappi corona o fusti, che opportunamente riadattati si trasformano in splendidi strumenti musicali di inestimabile pregio e capaci di esprimere un sound davvero unico.
Infine, presso le “Cucine del Mercato”, i visitatori hanno potuto degustare pietanze come il “susci” di Moreno Cedroni, preparato con il pesce povero dell’Adriatico, deliziose polpette cucinate con pesci poco conosciuti ed economici, o ancora molte versioni di zuppe di pesce, servite in scatole di tonno, uno dei più tipici contenitori d’acciaio.

RICREA collabora con Slow Food dal 2008, in qualità di Partner Ambientale del Salone del Gusto, Slow Fish e Cheese. Inoltre è Socio Sostenitore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Partner Sostenitore dei progetti Orti in Africa e Panettone Eccellente e Solidale. A Genova aiuterà Slow Food ed AMIU a presidiare le isole ecologiche sistemate nell’area espositiva, contribuendo nella formazione dei volontari che vigileranno sul corretto conferimento dei rifiuti da parte dei visitatori.
Enti e associazioni: CONSORZIO RICREA