Il caffè: i trend nella produzione, consumo e confezionamento

Continua la crescita del comparto caffè, che regge nonostante la pandemia sia andata a colpire branche quali l’Ho.Re.Ca e il Vending. Nell’ambito del porzionato, risultano in crescita tanto la cialda quanto la capsula, con una predominanza di quest’ultima.
I ricavi dell’industria del caffè in ambito globale sono stimati in oltre 430 miliardi di dollari per il 2021, con una previsione di crescita del settore che si attesta all’8,3% nel quinquennio 2021-2025. La maggior parte di questi derivano dal mercato degli Stati Uniti che, con un valore stimato per il 2021 di oltre 81 miliardi di dollari, rappresenta l’area a maggior valore, mentre a livello di consumi è l’Europa a farla da padrone.
Il porzionato: capsule e cialde
Le capsule la fanno da padrone non soltanto nell’e-commerce. Secondo i dati divulgati da Report linker nel maggio 2021, il mercato globale delle capsule di caffè – anche a causa della ripresa postpandemia – dovrebbe crescere dagli 11,19 miliardi del 2020 ai 13,22 miliardi nel 2021, con tasso annuo di crescita composto per il comparto capsule del 18,1%. A livello di brand, il mercato delle capsule è dominato da cinque grossi marchi: Nestlè (col formato Nespresso), JAB Holding Company, Keurig Cr Pepper Inc., Starbucks e Kraft Heinz. Il formato del momento è il “Nespresso”, nella tipologia di capsula in alluminio.
La ricerca della sostenibilità
Oltre il 70% dei consumatori statunitensi, secondo un rapporto del Boston Consulting Group e Trivium Packaging, è disposto a spendere di più per un prodotto pur di avere un packaging “green” e in effetti tutto il settore va verso una sempre maggiore sostenibilità, con la filiera del confezionamento che è interessata a 360°. I trend principali sono l’impiego di capsule compostabili e la ricerca di materiali per il confezionamento meno impattanti. Particolarmente importanti risultano essere le caratteristiche di riciclabilità e compostabilità della capsula; due concetti affini e all’apparenza complementari, ma che in realtà si associano a soluzioni differenti tra loro, al punto che si può parlare di due vere e proprie scuole di pensiero.
Riciclabilità e compostabilità
Nel settore del caffè, la prima strada – quella della riciclabilità – viene sostenuta prevalentemente dai brand che hanno investito nello sviluppo di sistemi che impiegano capsule in alluminio facilmente smaltibili e riciclabili, che di fatto rendono la filiera più sostenibile. La capsula compostabile è una soluzione ancora più avanzata, in grado di garantire una dispersione nell’ambiente senza danni per l’ecosistema. Allo stato attuale abbiamo già la tecnologia necessaria, ma non tutti i produttori di capsule sono in grado di offrire alle torrefazioni soluzioni ottimizzate, particolarmente nel caso dei formati più complessi. È necessario a questo punto fare una specifica: spesso si parla di capsule in termini di formato, meno frequentemente le si identifica per materiale e tipologia, fattori che vanno ad influire sulle caratteristiche di sostenibilità
delle stesse. A latere dei vari formati attualmente in uso (i già citati Nespresso, Dolce Gusto ecc.) possiamo identificare tre principali tipologie di capsule diffuse oggi sul mercato: alluminio, capsule in materiali bio-compostabili e quelle plastiche multistrato/riciclabili.
Alluminio, compostabili o riciclabili?
La capsula in alluminio è attualmente la capsula più richiesta sul mercato ed è caratterizzata da una shelf life prolungata e da una completa riciclabilità, risultando quindi anche una soluzione sostenibile, pur richiedendo particolari processi di smaltimento, di cui non tutti i mercati, particolarmente quelli emergenti, dispongono. Le capsule compostabili rappresentano oggi la vera e propria frontiera dell’innovazione. Puntano tutto sulla sostenibilità (quindi sulla capacità di degradarsi nel tempo trasformandosi in compost) e negli ultimi anni hanno goduto di una crescita esponenziale, anche e soprattutto in risposta ai desideri di consumatori. Sono caratterizzate da costi di produzione più elevati rispetto a quelle “tradizionali”, cosa che rappresenta un maggior esborso per le torrefazioni e - solitamente - si riflette sul prezzo di vendita per il consumatore. Sono già disponibili sul mercato e diffuse, anche se non in modo massivo, in numerosi formati compatibili. Sono caratterizzate da una shelf life leggermente inferiore alle soluzioni in alluminio, in quanto il materiale può deteriorarsi a seguito di shock termici o di periodi di prolungato stoccaggio all’interno di contesti umidi, condizioni che possono facilmente verificarsi. Da ultimo la capsula riciclabile, solitamente in polipropilene, rappresenta un compromesso tra le esigenze di marketing dei torrefattori, che sempre più devono lanciare un messaggio “green”, e l’effettiva capacità della capsula di non impattare sull’ambiente. Possono in effetti essere una soluzione sostenibile ma richiedono una maggior attenzione da parte del consumatore finale. Anche in questo caso, non tutti i mercati dispongono di impianti adeguati per il riciclo. Da ultimo, queste capsule hanno un costo produttivo inferiore alle soluzioni in ALU o compostabili e possono avere caratteristiche di barriera o meno.
Conclusioni
Il mercato del caffè è insomma tutt’ora florido, con incoraggianti margini di crescita previsti soprattutto sul porzionato. La marginalità è soprattutto in Nord America ed Europa, ma esistono interessanti aree emergenti worldwide. La pandemia ha avuto effetti contrastanti sul mercato, danneggiando fortemente ambiti come Ho.Re.Ca. (che però negli ultimi mesi sta sperimentando una ripresa) e dando nuovo impulso a canali quali l’e-commerce. Ai costruttori vengono richieste soprattutto flessibilità, affidabilità ed efficienza, più che performance assolute. La forza del comparto industriale che si muove a servizio del settore caffè risiede quindi nel poter offrire un’offerta scalabile, adatta a qualsiasi tipo di torrefazione: dalla grande multinazionale alla piccola realtà che produce in conto terzi, collaborando a stretto contatto con il mondo produttivo per offrire soluzioni su misura.

A cura di Riccardo Ceredi

Leggi l’articolo completo sul n. di ottobre di Rassegna dell’Imballaggio

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