Angus Blundell, direttore marketing (EMEA) di SunChemical, esamina il ruolo che i proprietari di marchi possono svolgere nel garantire che il packaging sia adatto allo scopo riducendo al contempo il deterioramento e lo spreco di cibo.
In materia di packaging, i proprietari di marchi avvertono la pressione dello stare al passo con un ambiente sempre più complesso e mutevole. A parte la necessità di garantire la coerenza del marchio su scala globale e di gestire numerosi potenziali rischi nella catena di approvvigionamento, attualmente le autorità normative richiedono un packaging che riporti informazioni per il consumatore non solo più ampie ma anche più chiare. E tuttavia, sembra che sia il consumatore a pretendere il massimo dal packaging: che preservi il cibo durante il trasporto e lo mantenga fresco più a lungo, e che sia al contempo sostenibile. In tal senso, le nuove tecnologie consentono la realizzazione di un packaging più intelligente per prolungare il periodo di validità, diminuire il deterioramento e ridurre il processo della catena di approvvigionamento per abbassare le emissioni di anidride carbonica. Si tratta inoltre di una buona operazione dal punto di vista commerciale, dato che gli esperti concordano nell'affermare che le proposte di packaging ecosostenibile costruiscono l’identità del marchio. Non da ultimo, il packaging sostenibile o più intelligente convive con la necessità di tenere a freno lo spreco alimentare, argomento che è divenuto un tema globale sempre più scottante.
Dalla creazione dell’imballaggio perfetto, i proprietari di marchi subiscono pressioni per la riduzione dell’uso di materie prime al fine di tagliare i costi. Naturalmente le soluzioni che prevedono l’alleggerimento non devono compromettere le prestazioni dell'imballaggio, che deve proteggere il contenuto e avere proprietà di resistenza – attraverso l’intera supply chain – contribuendo alla durata a scaffale del prodotto. La maggior parte delle confezioni flessibili è costituita da tre o quattro strati di materiale. Questo conferisce struttura al packaging, proteggendo il contenuto dai contaminanti esterni e fornendo efficaci proprietà di barriera all’ossigeno che riproducono la funzionalità protettiva dello strato aggiuntivo con una ridotta quantità di materiale. L’utilizzo di adesivi per laminazione a base di solvente e di rivestimenti speciali offerti da SunChemical consente ai proprietari di marchi di eliminare uno di questi strati. Anche i convertitori possono usare adesivi per laminazione oppure rivestimenti con proprietà di barriera all’ossigeno per riprodurre la funzionalità protettiva dello strato aggiuntivo con una ridotta quantità di materiale.
La riduzione del tempo di immissione sul mercato offre ai proprietari di marchi maggiori opportunità di fornire informazioni a uno stadio avanzato di confezionamento che potrebbero essere fondamentali. Allo scopo di fornire informazioni sempre aggiornate, il packaging deve assumere più che un ruolo puramente funzionale, e i proprietari di marchi devono equilibrare questa necessità con i costi per produrre confezioni in cicli di produzione più brevi. Utile per fornire dati variabili a uno stadio avanzato di confezionamento, SunLase consente di aggiungere informazioni al packaging primario e secondario dopo il riempimento e la chiusura. Si può stampare una parte con un rivestimento trasparente o colorato appositamente studiato su una serie di substrati di un packaging generico in fase di progettazione grafica. Dopo la sigillatura della confezione, le informazioni di codifica variabili quali codici a barre, codici QR e date di scadenza sono apposte mediante un laser C02 a bassa potenza o un laser a fibra, senza rischi per il prodotto contenuto nella confezione.
Tutti i prodotti alimentari, freschi o a lunga conservazione, devono sollecitare i consumatori per essere acquistati e consumati. Da un punto di vista puramente funzionale, nel mercato attuale un packaging che mantenga il colore, la fragranza, la consistenza e l’attrattiva è un elemento essenziale. Per soddisfare questa esigenza si può far uso di rivestimenti con barriera antiossigeno, formulati per essere applicati come uno strato sottile tra gli strati di pellicola, rimuovendone potenzialmente uno strato, e migliorando le qualità protettive della confezione. Ciò può ridurre il peso dell’imballaggio fino al 30%, migliorandone anche la riciclabilità. Un altro vantaggio per il proprietario del marchio è che le qualità protettive fornite in questo modo possono ridurre la necessità di aggiungere conservanti artificiali o naturali, il che rappresenta un grosso vantaggio rispetto alle preoccupazioni in materia di dieta e di salute dei consumatori. Il rivestimento può anche aggiungere “attrattiva” ai cibi, rendendoli visibili al consumatore (nel togliere efficacemente l’appannamento dalla confezione), il che diminuisce non di poco lo spreco come risultato del deterioramento.