Imballaggi per detergenti per la casa

Sicurezza, funzionalità, innovazione, ergonomia sono i principali requisiti che i produttori di detergenti per la casa chiedono ai propri fornitori d’imballaggi. E i fornitori, dal canto loro, sono stati capaci di trovare nuove ed interessanti aree di innovazione, come le ricariche in packaging idrosolubile.
I detergenti per la casa sono un'ampia categoria di prodotti che comprende articoli destinati a usi specifici (lavavetro, sgrassatori, detergenti per wc o per pavimenti) e prodotti multiuso. Le loro confezioni occupano 5 - 6 ripiani di uno scaffale del supermercato con una media di 138 referenze, con formati e prezzi molto diversi. La presenza delle private label è rilevante. L’offerta è varia: pressoché scomparse le polveri, oggi vincono i detergenti liquidi, gli spray ed i gel, facili da dosare, erogare e diluire. La novità dei detersivi alla spina ha finora trovato una nicchia di affezionati clienti, annoverabili tra gli ecologisti più convinti e persone attente al prezzo. L'inserimento tra i contenitori primari delle leggerissime e poco ingombranti pouch stand e delle ricariche in packaging idrosolubile ha convinto anche le persone che vogliono il massimo in pochissimo spazio. Un cenno a parte meritano le catene di negozi dedicati alla sola vendita di prodotti per la casa e l’igiene. La loro forza è una capillare distribuzione sul territorio ed una particolare attenzione per le periferie delle grandi città.

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MATERIALI ED IMBALLAGGI La confezione di un detergente per la casa ha tre principali funzioni: preservare la qualità del prodotto, informare il consumatore, facilitare l’uso. Indipendentemente dalla natura fisica del contenuto (liquido, gel o altro) l’imballaggio deve essere sicuro e chimicamente compatibile con il prodotto, deve costare il giusto, avere un’immagine gradevole e rispettare l’ambiente. Gli imballaggi oggi più diffusi sono i flaconi di plastica, trasparente per dare ampia visibilità al prodotto o opachi e con le pareti più spesse qualora il contenuto sia una sostanza pericolosa. Cresce anche il ricorso alle pouch stand up di plastica. Per entrambe le tipologie di imballaggi è invalso l'uso di una buona percentuale di polimero riciclato. Per anni il settore ha posto l’accento sulla riduzione dei formati contando sulla concentrazione dei prodotti, si è poi pensato ai refill, peraltro reperibili con difficoltà, ora si punta tutto sulle miniricariche dove il prodotto da diluire è protetto in un film idrosolubile. I principali vantaggi di questa soluzione sono: la rilevantissima riduzione dello spazio occupato sugli scaffali e negli armadietti, il completo utilizzo del prodotto e la riduzione di rischi di perdite da parte dei flaconi durante il trasporto dal punto vendita a casa del consumatore. L'odierno film idrosolubile è il risultato di 60 anni di ricerca intesa a renderlo stabile e con caratteristiche tali da potersi prestare ad un confezionamento su scala industriale. É un importante esempio di come industria del packaging ed industria chimica, collaborando possano arrivare a soluzioni davvero innovative. Un altro settore in costante evoluzione è quello dei trigger, gli spruzzini per erogare quantità precise in un punto stabilito. Evolvono all'insegna dell'ergonomia per un ottimale adattamento alla mano; li completano ugelli a prova di perdita e filtri sul tubo di pescaggio. Sono solitamente in polipropilene, disponibili in diversi colori, con tappo con finitura standard da 28 /R3 o 28/R4. Sono molto cambiate anche le pouches stand up, oggi proposte in versione con spout non solo per l'erogazione ma anche per un nuovo riempimento presso i distributori di prodotto sfuso. Il materiale è costituito da più strati di film barriera accoppiati. Di grande interesse per il marketing l'ampia superficie stampabile fino a 10 colori. I sistemi di chiusura /riapertura possono essere zip a scorrimento o a scatto, tacche per lo strappo, anelli di presa, versatori ed all'occorrenza può essere inserita una valvola che permette al consumatore di apprezzare il profumo del prodotto.

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MACCHINE PER IL CONFEZIONAMENTO I sostenitori del detersivo alla spina ed i curiosi che vogliono provarlo hanno a disposizione distributori automatici collocati in punti strategici della città, in alcune catene di supermercati o in punti vendita specializzati. Qui si può acquistare per la prima volta e poi ricaricare il contenitore di detersivo. Il corretto dosaggio è garantito da erogatori che rispettano la direttiva 2004/22/ CE, nota anche come MID, (Measuring Instrument Directive). I prezzi sono inferiori alla media, perché i costi di gestione del distributore sono minimi, gli imballaggi sono standard e riutilizzabili. I flaconi dei preconfezionati industriali sono invece riempiti ricorrendo ai classici monoblocchi che comprendono riempimento, chiusura ed etichettatura. I monoblocchi possono avere con teste di tappatura con rotazione meccanica o essere in versione servo controllata con motori brushless. Il riempimento avviene a livello, con leggero vuoto o leggera pressione; i materiali che compongono le macchine sono scelti in modo tale da resistere anche a detergenti più aggressivi. I tappatori sono a movimento rotativo continuo, strutturati per applicare diversi tipi di chiusure (a vite, a pressione, da orientare, da posizionare) o erogatori (dispenser, spray, trigger). Il cambio formato è rapido, non richiede utensili e garantisce la massima ripetibilità di posizionamento. L'integrazione al monoblocco è spesso a torrette multiple per poter applicare a pressione un beccuccio erogatore ed il relativo tappo di copertura. I tappi da orientare sono applicati correttamente grazie ad attuatori pneumatici, montati uno per ogni testa. Ci sono anche applicazioni speciali per flaconi con il collo inclinato o per prodotti corrosivi (acido muriatico e simili); in questo ultimo caso le parti della macchina a contatto con il prodotto sono in acciaio AISI 316 L . Se il detergente è infiammabile le macchine sono costruite in versione antideflagante.

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ETICHETTATURA, FINE LINEA E LOGISTICA L'etichettatrice applica sulle confezioni una fascia o una etichetta autoadesiva fronte / retro su bottiglie cilindriche o con basi di altre sezioni. Il fine linea per il confezionamento dei prodotti per la detergenza è costituito da un sistema integrato che risponde alle esigenze del processo in corso. Le sue dotazioni sono affidabili ed adatte a sostenere gli altalenanti cicli di produzione tipici del settore, sono flessibili e adattabili nel trattare flaconi ed altri contenitori dalla riempitrice al pallettizzatore. Le macchine e i sistemi di integrazione linea sono progettati per garantire un alto standard di qualità del fardello o del cartone finale, la configurazione compatta del bancale, la flessibilità e la rapidità del cambio formato. Tra le loro altre prerogative spiccano poca manutenzione, rispetto delle esigenze di ergonomia e sicurezza degli operatori di linea, implementazioni future della linea. I costruttori attenti alle esigenze di riduzione dei costi del materiale e dell’energia incorporano nelle linee sistemi che permettono l’uso di vassoi, cartoni o film con spessori e misure tali da consentire la termoretrazione alle minori temperature possibili. Le decisioni nella fase progettuale del fine linea sono di lungo periodo e devono tenere in considerazione l'incertezza che caratterizza questo mercato. L’orizzonte temporale è settimanale o giornaliero ed è legato alle decisioni relative agli ordini dei singoli clienti ed alle molte azioni promozionali che spostano gli acquisti sul punto vendita. I sistemi informatici aiutano ad implementare le politiche operative nel modo più efficace, ad allocare gli ordini a carico della giacenza o della produzione, a fissare le date di consegna, a definire gli ordini per i rifornimenti. In pochi anni il settore è passato da un contesto push dove la produzione e la spedizione avvenivano in anticipo rispetto all'ordine del potenziale cliente, ad una strategia pull, ossia ad un contesto reattivo dove l'esecuzione dell'ordine risponde ad una richiesta del cliente. Tutto deve quindi svolgersi in tempi più stretti e senza possibilità di errori.