Per celebrare i suoi successi Jack Daniel’s ha scelto di creare una bottiglia in edizione limitata e numerata singolarmente. Il nuovo look della bottiglia riesce a comunicare ancora di più l’animo rock di un brand che da 160 anni garantisce gusto unico e tradizione.
Le origini
Jasper Newton Daniel nasce nel 1850 in una famiglia di 13 figli. Dopo essere stato allevato da un amico di famiglia, all’età di sette inizia a lavorare presso la famiglia di Dan Call: pastore luterano proprietario di una distilleria di whiskey sul fiume Louse. Nel corso degli anni Jasper Newton Daniel, da tutti chiamato Jack, apprende da Mr. Call tutto ciò che c'è da sapere sulla produzione del whiskey. A soli tredici anni accetta di acquisire la distilleria e nel 1866 - prima ancora che il governo istituisca le imposte sugli alcolici - la registra rendendola così la più vecchia distilleria registrata di tutti gli Stati Uniti. Nel 1904 Jack iscrive il suo vellutato Old N.7 Tennessee Whiskey all'esposizione mondiale di St. Louis, nel Missouri. Dei venti whiskey in lizza provenienti da tutto il mondo, il suo è l'unico ad essere premiato con la medaglia d'oro come miglior whiskey del mondo. Una mattina, nel 1905, Jack arriva presto in ufficio e prova ad aprire la cassaforte. Non ricordandosi la combinazione, perde la pazienza e nel colpirla ripetutamente si frattura l'alluce. È così che Jack contrae un'infezione che degenera e causa la sua scomparsa nel 1911. Non essendosi mai sposato e non avendo avuto figli, Jack Daniel lascia la distilleria in eredità al nipote Lem Motlow che riesce a mantenere indenne la distilleria durante il proibizionismo e nel 1947 la lascia in eredità ai quattro figli pronti ad espandere la produzione mantenendo sempre integra la qualità del prodotto. Nel 1950 l’introduzione di una pesante tassa sul whiskey espone i Motlow ad un potenziale rischio finanziario e li spinge a vendere la distilleria che viene acquisita nel 1956 dalla Brown-Forman Distillers Corporation (Louisville, Kentucky) sempre nel rispetto dell’originale ricetta e meticolosità nella produzione del Whiskey più apprezzato al mondo.
La Storia… in una bottiglia
Come per tutto ciò che caratterizza il whiskey più venduto al mondo, anche dietro l'evoluzione della bottiglia di Jack Daniel’s c'è una storia. Nel 1866, per la prima volta Mr. Jack imbottiglia il suo whiskey in brocche di terracotta chiuse da tappi di sughero e per distinguere il suo whiskey dagli altri, scrive il proprio nome su ogni caraffa. Solo in seguito diventano di gran moda le bottiglie di vetro, e Jack decide di realizzarne una in vetro stampato arrotondata con il nome della distilleria in rilievo. È nel 1895 che Mr. Jack, spinto dal costante spirito innovatore visiona il disegno di una nuovissima, esclusiva bottiglia mai provata prima: una bottiglia squadrata con il collo allungato. Oggi, più di 100 anni dopo, quella bottiglia rimane il simbolo della qualità di Jack Daniel's: piena di carattere proprio come il whiskey che accoglie, dimostrando che… avere gli spigoli non è poi così male. Sempre nell’ottica di distinguersi anche attraverso la bottiglia, Jack Daniel non ha mai smesso di introdurre versioni commemorative in edizioni limitate. Nel 2010 Jack celebra i suoi 160 anni con l’esclusiva bottiglia in edizione limitata total black.
La produzione
Jack Daniel’s, il whiskey più venduto al mondo è distillato ed imbottigliato nell’omonima distilleria, la più antica registrata degli Stati Uniti, situata a Lynchburg, Tennesse. Il suo tratto distintivo è il ‘Charcoal Mellowing’: speciale sistema di filtraggio, responsabile del suo gusto morbido e rotondo. Gli ingredienti alla base del Tennessee Whiskey più famoso del mondo e il suo processo di produzione lo rendono unico nel suo genere.
Il ritratto del Jack Daniel's prosegue con un approfondimento sulle materie prime utilizzate, sulle singole fasi del processo di lavorazione e sul packaging.