Laminati Cavanna, innovazione in mostra

Con più di 50 anni di storia alle spalle, Laminati Cavanna prenderà parte a IPACK-IMA 2025 con un progetto altamente innovativo. Di questo e del futuro dell’azienda abbiamo parlato con la Presidente, Anna Paola Cavanna.
Laminati Cavanna parteciperà all’edizione 2025 di IPACK-IMA. Cosa possono aspettarsi i visitatori?

Parteciperemo alla seconda edizione di IPACK-IMA, dopo i risultati positivi ottenuti nel 2022. Quest’anno la società festeggia 56 anni di storia, essendo stata fondata nel 1969 da mio papà. Negli ultimi 7-8 anni, con la mia gestione, abbiamo portato avanti un piano industriale importante per rinnovare tutta la tecnologia ed essere un partner affidabile, sicuro e certo per i converter, perché ci proponiamo ancora, e sarà sempre così, come un terzista nella fase di accoppiamento, laminazione, coating e vernici.

IPACK-IMA è una fiera internazionale e per noi è particolarmente importante parteciparvi perché vogliamo andare sempre più verso l’estero. Il progetto di quest’anno, che credo sia innovativo, è quello di far diventare il nostro stand, un punto di ritrovo, un hub dove i principali attori della filiera del packaging si incontreranno per parlare di imballaggi attuali, futuri, sostenibili, il tutto con un’ottica molto nuova, perché metteremo a confronto converter, imprenditori, brand owner, laboratori, presidenti di associazioni, politici, costruttori di macchinari e produttori di adesivi. Tutti potranno dare il loro punto di vista, la loro sensazione, anche alla luce di quello che sta accadendo a livello europeo e internazionale. 

Con questo progetto naturalmente non vogliamo fare concorrenza al palinsesto della fiera ma offrire un servizio, perché Laminati Cavanna si pone come azienda di servizio, anche per i ruoli istituzionali che in passato ho ricoperto nell’Istituto Italiano Imballaggio, nella Fondazione Carta Etica e tuttora rivesto all’interno di altre associazioni, tutte realtà accomunate dalla volontà di diffondere una cultura positiva degli imballaggi. Il nostro stand ospiterà anche degli studenti delle scuole e i miei collaboratori che hanno deciso di venire in fiera per creare un movimento, un interesse globale. La cosa bella di questo progetto è che darà spazio a tanti attori che hanno ruoli molto diversi all’interno della filiera ma che condividono la voglia di confrontarsi e di affrontare tematiche così importanti.

Hai dichiarato che Laminati Cavanna rimarrà un terzista. Che importanza riveste per te questo aspetto?

Io sento che l’idea imprenditoriale che ha avuto mio papà tanti anni fa rimane per noi strategica: Laminati Cavanna è un terzista, spero di riferimento, attrezzato, perché abbiamo 6 linee di accoppiamento, un reparto taglio, le certificazioni, presenteremo il bilancio di sostenibilità, quindi ci impegniamo per essere sul mercato competitivi, flessibili e di qualità ma non abbiamo intenzione di aggiungere la parte di stampa. Quello che ci farebbe cambiare natura sarebbe introdurre dei macchinari da stampa e diventare converter a nostra volta. Non è nelle mie intenzioni, voglio rimanere così e anzi aumentare la tecnologia, aumentare il know-how. Un punto fondamentale per noi adesso sono le nostre competenze, le nostre conoscenze. In questi anni abbiamo visto tantissime applicazioni e strutture, sperimentato nuovi adesivi, anche in collaborazione con i fornitori, ci siamo dotati di macchinari altamente evoluti e possiamo contare su un personale che sta crescendo negli anni. Abbiamo quindi un’esperienza talmente grande che mi spiacerebbe perdere, anche perché un cambiamento porterebbe vantaggi all’azienda, ma non al settore.

In quest'ottica di continuo miglioramento è nata l'Academy, ce ne parli?

A ottobre 2024 abbiamo inaugurato questo progetto bello e ambizioso, perché sulle nostre dimensioni non è scontato e banale avere un'Academy. Per aprirla ci ha aiutato molto un bando della regione Emilia-Romagna e posso dire che l'iniziativa sta funzionando bene. Nelle scorse settimane, ad esempio, abbiamo ospitato due classi di un Istituto Tecnico di Piacenza per mostrare loro cosa sono gli imballaggi perché mi sono resa conto che i consumatori finali, gli utenti di tutti i nostri packaging, non sono informati sull'argomento. 

Noi addetti ai lavori passiamo ore a parlare di packaging, ma poi il consumatore non si rende conto se sono dei poliaccoppiati, nessuno sa cos'è un imballaggio flessibile rispetto ad un rigido. Dobbiamo parlare in modo concreto alle persone, spiegare loro la Ricerca e lo Sviluppo che ci sono dietro questo settore, l'indotto generato perché altrimenti il consumatore vede l'imballaggio solo come un rifiuto a fine vita, e questo a me veramente dispiace, perché in questi anni mi sono battuta tanto per fare in modo che anche gli studenti, i clienti, i consumatori capissero la grande ricerca che c'è intorno al packaging. 
L'Academy è interna, quindi viene utilizzata per formare i nostri collaboratori, neo assunti o già in fabbrica. Ci sono però dei momenti in cui viene aperta alle scuole e anche ad altri visitatori e questo può essere un modo per attirare talenti. Credo che per i giovani sia positivo vedere un'azienda come la nostra, moderna, tecnologica, tutta in 4.0, con ambienti luminosi, spaziosi e con una grande attenzione alle persone. Una delle strade che ho seguito negli ultimi anni è stata quella di mettere al centro le persone e il territorio. 

Ho un legame fortissimo col mio territorio. Da poco mi hanno nominata amica dei Maestri del lavoro di Piacenza, perché loro tutti gli anni vengono da me con delle classi, per far fare un'esperienza in fabbrica agli studenti, per far vedere che Piacenza, la mia città, offre comunque lavoro, occupazione, anche specializzata, perché non è che lavorare in fabbrica sia un lavoro di serie B, tutt'altro. Siamo sempre alla ricerca di nuovi talenti. Adesso siamo in 60, che è un bel numero per noi, e tutte le persone hanno un percorso formativo importante. Diamo al territorio occupazione, e sponsorizziamo squadre sportive, collaboriamo a tanti eventi perché si crea questo legame, questa sinergia con il territorio. Anche l'impianto di recupero che ho inaugurato  l'anno scorso va nell'ottica di impattare sempre meno sull'ambiente. 

La visione internazionale caratterizza sia Laminati Cavanna che IPACK-IMA. Quali sono le vostre strategie in questo ambito?

Noi ci stiamo aprendo sempre di più all'estero, adesso abbiamo clienti in Spagna, in Luxemburgo, in Svizzera, un cliente anche in Gran Bretagna. Storicamente eravamo molto sull'Italia perché il costo di trasporto delle merci e delle materie prime incide tanto però adesso stiamo cercando di trovare delle soluzioni per mitigare questi costi, ad esempio sdoganare internamente. Ho fatto diventare una parte del nostro magazzino un luogo approvato dalla dogana, per poter esportare senza passare in dogana. Ci stiamo organizzando per far sì che il cliente si approvvigioni da fornitori italiani, che ci mandano direttamente il materiale e poi il prodotto semilavorato che produciamo lo esportiamo noi. Sto cercando un modo per rendere interessante anche per clienti internazionali rivolgersi a noi.


IPACK-IMA 2025
Pad. 5 Stand B58

L’intervista ad Anna Paola Cavanna è contenuta nello Speciale IPACK-IMA di Rassegna dell’Imballaggio. Clicca qui per sfogliare online la rivista.

Prodotti e tecnologie: CAVANNA
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