Ailog world summit, buona la prima!

La prima edizione del convegno voluto da Ailog ha offerto molti spunti interessanti sul ruolo e sul futuro della logistica, grazie anche agli inteventi di rappresentanti dei Paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina).

“Un tempo si diceva ‘piccolo è bello’, ma oggi non vale più: lo scenario mondiale si è ampliato e le imprese che vogliono lavorare con le nuove economie emergenti devono aggregarsi per operare sui mercati internazionali; d’altra parte, è illusorio pensare che l’Europa possa crescere, come popolazione e come mercato: le imprese italiane devono quindi produrre all’estero non per reimportare ma per vendere in quei paesi”.


Con queste considerazioni Domenico Netti, presidente AILOG, ha aperto i lavori del primo ‘AILOG World Summit’ (Milano, 6 ottobre 2010), voluto per consentire a operatori e professionisti della logistica di confrontarsi con protagonisti e testimoni degli scenari e delle dinamiche dell’economia mondiale. L’appuntamento è stato dedicato in particolare alle quattro grandi economie emergenti: Brasile, Russia, India e Cina, in acronimo BRIC.


“La crisi di due anni fa ha capovolto gli equilibri - ha spiegato Gianni Fiaccadori, Responsabile Nucleo Logistica dell’ICE - e il cambiamento radicale dei grandi flussi di prodotti e informazioni ha reso ancora più cruciale il ruolo della logistica; tra l’altro i BRIC sono tecnologicamente sempre più avanzati, dall’ICT all’energia alternativa, dall’aeronautica alla telefonia: per questo non si può pensare di contrastare la loro espansione con politiche protezionistiche ma si deve invece essere in grado di collaborare; chiudersi significa perdere la partita del nuovo mondo”.


Importanti elementi di approfondimento sono venuti dai rappresentati dei quattro paesi BRIC, che hanno illustrato la situazione delle rispettive economie: Adalberto Panzan, presidente dell’Associazione Logistica Brasiliana, Viacheslav Kamenetskiy, economista, docente universitario, manager della Federazione russa dei Sindacati Indipendenti, Jayakrishnan Nambiar, direttore generale di DB Group India e Cao Heping, professore di Economia all’Università di Pechino.



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