I cambiamenti dello stile di vita hanno il potere di ridefinire il settore del confezionamento. Lo abbiamo visto di recente con la cosiddetta "snackification": nel 2019, non solo il 66% degli adulti europei ha fatto uno spuntino almeno una volta al giorno, ma il 37% delle persone tra i 25 e i 34 anni ha ammesso di aver preferito uno snack a un pasto vero e proprio almeno una volta alla settimana (fonte: Mintel).
I consumatori con uno stile di vita frenetico nei mercati maturi hanno trovato soluzioni comode, rapide e portatili per combattere la fame: prodotti in confezioni di dimensioni ridotte che possono portare con sé e aprire e richiudere secondo necessità. Anche in ambito casalingo, il consumo sempre più frequente di alimenti in monoporzioni ha determinato una riduzione delle dimensioni delle confezioni.
Questo trend si inserisce alla perfezione nella quotidianità delle persone più attente alla salute e al numero di calorie. Questo tipo di pubblico desidera prodotti consumabili anche in movimento e porzionati in quantità ragionevoli, come ad esempio dolci a base di cioccolato in confezioni flessibili e di piccole dimensioni e cereali per la prima colazione in monoporzioni.
I cambiamenti demografici hanno ridotto in media i nuclei familiari e messo in evidenza la necessità di soluzioni di confezionamento non solo comode ma anche adatte a ridurre gli sprechi.
La pandemia di COVID-19 ha contribuito ad altri cambiamenti radicali in tutto il mondo, tra cui una brusca frenata allo stile di vita movimentato a cui molte persone erano abituate. Le restrizioni agli spostamenti di piacere e lavoro, necessarie a contrastare la crisi sanitaria, hanno fatto aumentare in modo diretto il desiderio del cosiddetto "comfort food". Poiché i consumatori volevano essere sicuri che i prodotti dei loro marchi preferiti fossero sicuri da mangiare e fossero stati manipolati dal minor numero di persone possibile, durante la pandemia abbiamo visto aumentare anche l'uso di confezioni monoporzioni usa e getta.
Per i produttori, tutto ciò ha dimostrato quanto sia importante sapersi adattare in modo rapido ai cambiamenti della domanda e come questi ultimi possono modificare i trend di confezionamento. Ad esempio, all'inizio del periodo di lockdown nel Regno Unito molti supermercati hanno esaurito la farina. Le persone sembravano attirate dall'idea di preparare in casa i prodotti da forno, ma gli stabilimenti avevano pianificato la loro produzione in base alle forniture destinate ai ristoranti, il tutto mentre una grande quantità di farina già macinata rimaneva inutilizzata. Quando i governi hanno imposto l'isolamento domiciliare e la chiusura dei ristoranti per tentare di rallentare la diffusione del COVID-19, la domanda di farina in piccole confezioni ha sostituito quella di farina in sacchi. Con l'esaurimento delle confezioni più piccole, gli scaffali dei supermercati che avrebbero dovuto esporre i sacchi sono rimasti vuoti. Il virus ha modificato la domanda.
In risposta a questi cambiamenti e al loro impatto sulle dimensioni delle confezioni, sono state sviluppate nuove tecnologie. Ora il mercato è in grado di rispondere meglio alle necessità di portabilità grazie a confezioni realizzate a partire da materiali leggeri e flessibili e dotate di nuove tecnologie di chiusura, che ne garantiscono la praticità.
Il settore è pertanto ben predisposto a sfruttare l'evoluzione del mercato delle confezioni monoporzione, che secondo le previsioni crescerà di oltre 30,5 miliardi di dollari USA nel periodo 2018-2022, con un tasso composto di crescita annuale del 5% (fonte: Technavio). Lo stesso report cita la convenienza delle confezioni monoporzione come principale motivo di questa crescita.
Come l'ispezione prodotti permette di assecondare il trend delle confezioni di dimensioni ridotte
I produttori alimentari possono sempre contare sulla tecnologia di ispezione per garantire che i prodotti in confezioni di piccole dimensioni rispettino gli stessi severi standard in termini di sicurezza per il consumatore, accuratezza dell'etichettatura e conformità alle normative del settore di quelli in confezioni più grandi. Ad esempio:
• La tecnologia di controllo peso garantisce la pesatura di precisione delle porzioni più piccole.
• L'individuazione dei contaminanti è offerta da rivelazione di metalli e ispezione a raggi-X.
• L'ispezione a raggi-X permette anche di effettuare i controlli per la garanzia di qualità, tra cui verifica di difetti di confezionamento e integrità del marchio.
• La verifica dell'etichettatura viene eseguita dai sistemi di ispezione visiva, che sono in grado di confrontare ogni etichetta con un contenuto pre-programmato per garantire che gli allergeni siano dichiarati anche nelle confezioni di piccole dimensioni.
Anche l'efficienza dello stabilimento e della linea può diventare un fattore importante, poiché i produttori devono potenzialmente far fronte a cambi frequenti tra prodotti molto diversi per tipo e dimensione. Investire in una tecnologia di ispezione prodotti a prova di obsolescenza, in grado di eseguire questi cambi anche ad elevate velocità, permetterà ai produttori più lungimiranti di sfruttare al meglio questo trend emergente.
In conclusione, le confezioni di piccole dimensioni sono una straordinaria opportunità di mercato per i produttori alimentari. Nei paesi maturi, in particolare in Europa occidentale e America del Nord, si attende l'incremento più significativo nella spesa alimentare pro capite per il 2020. I produttori possono aggiungere valore al confezionamento in queste aree, dove i cambiamenti della domanda richiedono una risposta flessibile.
L'esperienza del consumatore sarà fondamentale per il successo di un'iniziativa di riduzione delle dimensioni delle confezioni, ma grazie al corretto uso delle tecnologie di ispezione prodotti, i produttori possono garantire che questa sia sicura e al contempo piacevole.