È stato anche ideato un acronimo ancora più sintetico: AMP, con un logo tricolore verde, bianco e rosso, per richiamare l’identità nazionale.
In un periodo in cui la plastica è costantemente sotto le luci dei riflettori e spesso criticata, questa denominazione manda un messaggio positivo e vuole rafforzare l’idea di un’organizzazione e di un insieme di aziende che si impegnano per lo sviluppo e la diffusione di tecnologie all’avanguardia per la produzione di manufatti di qualità, con un occhio attento all’ecosostenibilità, alla riduzione del consumo di materie prime, grazie, ad esempio, a spessori sempre più ridotti negli imballi, e al risparmio energetico.
L’associazione è stata fondata nel 1960 con la denominazione di Assocomaplast, con lo scopo di promuovere nel mondo la conoscenza e la diffusione della tecnologia italiana per la trasformazione delle materie plastiche e della gomma, che occupa un posto di preminenza nella graduatoria mondiale in termini di produzione ed export. Sin dall'inizio degli anni '50, i costruttori italiani offrono una gamma completa di macchine originali e affidabili.
Oggi, alla modifica di denominazione in Amaplast, l’associazione, che aderisce a Confindustria, rappresenta oltre 160 importanti aziende italiane costruttrici di macchinari.