Acimac e Ucima hanno presentato le ultime novità sulle normative di conformità richieste dalla legislazione brasiliane, sempre più stringenti per i costruttori di macchine.
Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio) hanno organizzato un importante convegno di aggiornamento sui nuovi requisiti di conformità delle macchine vendute in Brasile imposte dalla norma locale NR12.
Le regole per l’esportazione di macchinari verso il Brasile, Paese particolarmente strategico sia per il settore delle macchine per ceramica sia per quello delle macchine per il confezionamento, sono radicalmente cambiate negli ultimi anni introducendo prescrizioni tecniche che, in certi casi, vanno persino oltre gli standard europei, e impongono l’obbligo della validazione preventiva delle misure di sicurezza adottate da parte di un professionista brasiliano abilitato.
L’appuntamento organizzato dalle due Associazioni con la collaborazione dello studio di consulenza AC&E ha previsto inoltre la possibilità di organizzare incontri personalizzati per approfondire specifiche casistiche aziendali.
Il Brasile è uno dei maggiori mercati di sbocco per i costruttori di macchine per ceramica. È infatti il secondo produttore al mondo di piastrelle, con una produzione di circa 900 milioni di mq. È invece il decimo mercato per le macchine di confezionamento made in Italy che realizzano sul mercato brasiliano vendite pari a 120 milioni di Euro.