Carrelli industriali: un settore in costante crescita
Sono stati pubblicati i dati congiunti AISEM/ANIMA e ASCOMAC/UNICEA, frutto di un’indagine statistica annuale sul settore dei carrelli industriali a cui aderiscono tutti i principali costruttori e distributori operanti in Italia.
In un quadro di stagnazione pressoché generalizzata quale è stato il mercato italiano per la maggior parte delle produzioni industriali, il mercato interno dei carrelli industriali finalmente in ripresa. Dopo l’inevitabile battuta di arresto registrata negli anni 2008-2009, la ripartenza per il settore era iniziata già nel 2010, seppure con gli inevitabili cali e recuperi successivi. La crescita, già registrata nel 2013, ha proseguito in maniera più accentuata nel 2014 anche se i valori rimangono ancora lontani dai livelli pre-crisi. Da notare come le tre produzioni che caratterizzano il settore dei carrelli magazzinieri, frontali elettrici, frontali termici abbiano avuto in questi anni trend pressoché analoghi nel livello degli ordinativi. Nel 2014 per tutte le categorie di prodotto si è registrato un netto aumento degli ordini, in particolare la crescita maggiore si è verificata nel segmento dei carrelli frontali elettrici (+25,27% rispetto al 2013). Nel complesso si evidenzia una crescita del mercato del 13,74 %, ma l’aumento più sensibile è stato sui controbilanciati elettrici, mentre le macchine da magazzino sono cresciute molto poco, addirittura meno dei controbilanciati termici. Procedendo all’analisi dei dati su base regionale, il comportamento del mercato risulta differenziato: in Piemonte ad esempio sono diminuite le macchine da magazzino mentre i controbilanciati elettrici sono cresciuti del 55%. La Lombardia complessivamente si è ridimensionata nel mercato nazionale passando da 29,23% nel 2013 a 26,62% nel 2014, risultando la regione che ha perso più valore. Crescono invece molto Emilia Romagna (+17,49%) e Toscana (+33,94%). Nel Sud la Puglia trova un +40,57% nelle macchine da magazzino ed addirittura un +35% sul totale.