“I nuovi magazzini. Dalla tradizione all’automatizzazione: le scelte da fare”: è questo il titolo di un convegno che AILOG (Associazione di Logistica e di Supply Chain Management) ha organizzato a Milano mettendo a confronto operatori del settore, uomini d’azienda, produttori di tecnologie e utilizzatori degli impianti per fare il punto su questo importante segmento della filiera logistica.
Due sono stati gli interrogativi posti ai relatori: quanto è importante investire in tecnologie in un periodo di crisi e come si può ovviare alla minore flessibilità in termini dimensionali dei magazzini automatici rispetto ai magazzini tradizionali.
“Le risposte sono state estremamente positive, - ha commentato alla fine dei lavori Domenico Netti, presidente AILOG - in quanto le aziende mostrano di avere capito che è indispensabile investire adesso per prepararsi al dopo-crisi; in secondo luogo, possiamo dire che l’opzione dell’automazione è ormai inderogabile per molti motivi”.
Numerose le prerogative dei magazzini tecnologicamente all’avanguardia: il nuovo magazzino consente di effettuare controlli precisi delle giacenze, per fare rifornimenti preventivi prima di lanciare gli ordini, di gestire al meglio gli ordini e-commerce (sempre più numerosi), di corredare tutti i pacchi con il bar code della compagnia di Gdo alla quale sono destinati e di alleggerire considerevolmente la gestione documentale. Inoltre, l’automazione consente di ottimizzare il picking, anche e soprattutto in presenza di colli misti. Notevoli i vantaggi in termini di sicurezza e di risparmio energetico (che in determinati casi risulta pari al 40%). Infine, oggi è possibile allestire magazzini automatizzati dappertutto: anche in edifici a forma irregolare o in presenza di strutture murarie interne.