Da Assocomaplast arrivano dati incoraggianti

Relativi ai trend dell'industria italiana delle macchine per materie plastiche e gomma nei primi nove mesi del 2010.

Secondo le elaborazioni della segreteria Assocomaplast (l'associazione nazionale di Confindustria che raggruppa circa 170 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma), in base ai dati relativi al gennaio-settembre 2010 diffusi da ISTAT, si rafforza il recupero del commercio estero italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma.


Infatti, rispetto allo stesso periodo del 2009, le esportazioni sono aumentate del 6,5% - progressione che arriva al 12,5% considerando i soli macchinari, escludendo cioè stampi, parti/componenti e ricambi - mentre sul fronte dell'import si registra un incremento di quasi 20 punti. In funzione di tali variazioni nei due flussi, il saldo della bilancia commerciale di settore si è avvicinato al tetto del miliardo di euro, crescendo di un 2%: decisamente meglio del -30% del settembre 2009/2008.


Circa la distribuzione dell’export per macro-aree, l'associazione rileva un certo arretramento dell'Europa che, pur riconfermandosi la destinazione preponderante con il 56% dell’export totale, perde il 5,2% (nel dettaglio, -2,2% l'UE e -15,6% il resto del continente).


Al contrario, in deciso recupero appaiono le vendite settoriali nelle Americhe, tornate al secondo posto della graduatoria mondiale con oltre 277 milioni di euro (quasi il 20% del totale), grazie al migliorato trend sia verso l'area NAFTA (131 milioni di euro, aumentando del 23,3%) sia, soprattutto, verso il Sud America (poco più di 135 milioni di euro e +64,7%).


Bene anche l'Asia, soprattutto il Far East (+31%), con la Cina che segna una forte ripresa per le esportazioni di settore (+43%) e che occupa la seconda posizione nella classifica dei principali mercati di destinazione delle vendite italiane.


In base ai risultati della rilevazione congiunturale di dicembre effettuata dalla segreteria Assocomaplast, le previsioni di fatturato per la chiusura dell'anno in corso, rispetto al 2009, sono positive per oltre il 70% degli intervistati, con la metà delle risposte che stima incrementi superiori al 10%. Ancora a novembre, rispetto a ottobre, la raccolta ordini è risultata in miglioramento per il 40% del campione e, quanto ai principali mercati di riferimento, si rileva qualche segnale di ripresa dalla Russia, che ritorna tra i primi cinque paesi di destinazione delle vendite.


Alla luce degli indicatori di cui sopra, l'associazione di categoria ipotizza a consuntivo 2010 un aumento della produzione di settore nell'ordine degli otto punti percentuali, raggiungendo quindi un fatturato complessivo di oltre 3,5 miliardi di euro, di riflesso al buon andamento delle esportazioni.