In occasione di interpack Herma converte la sua gamma completa di macchine etichettatrici al nuovo concept di Clean Design. Per merito della modularità del concept, è ora possibile presentare in variante standard tante versioni finora speciali e frequentemente utilizzate. In altre parole, è possibile consegnare tali macchine parecchie settimane prima del consueto, fino ad arrivare a dimezzare i tempi di consegna al cliente.
“Nel nostro settore la fruibilità è e rimane un argomento distintivo”, dichiara Christos Kaisoudis, Direttore Vendite Macchine etichettatrici per Herma. “Basandoci sulla nostra pluriennale esperienza nel campo delle etichettatrici a struttura modulare, ora abbiamo esteso tale knowhow anche alle macchine complete”.
Un configuratore digitale introdotto parallelamente al concept di Clean Design provvede a ridurre tra il 50% e l’80% i tempi di processo già in fase di offerta.
In fiera viene presentata per la prima volta la nuova interfaccia uomomacchina (Human Machine Interface - HMI) in versione Clean Design per le macchine delle serie E e M, vale a dire tutte le macchine dotate di un proprio sistema di controllo.
L’interfaccia riprende il pannello di controllo utente e il linguaggio simbolico, chiari e intuitivi, ormai ben noti agli utilizzatori dell’etichettatrice Herma 500. Quindi etichettatrice e macchina etichettatrice si distinguono per una modalità d’uso standardizzata.
Il compito di illustrare la nuova HMI a Düsseldorf è affidato al performante modello 362E per l’etichettatura su due lati. Il modello 652C - che coniuga l’etichettatura superiore e inferiore - e il modello 752C - destinato all’etichettatura sigillante su più lati - sono analogamente esposti in versione Clean Design.
Etichettatrice 652C
Li accompagna anche una versione speciale del modello 452C per l’etichettatura superiore, che per la prima volta dimostra la funzione di ridondanza integrata dell’etichettatrice HERMA 500 senza sistema di controllo supplementare.
Nello stand collettivo della Packaging Valley tedesca (padiglione 16, stand D72-5) Herma presenta – sempre per la prima volta in versione Clean Design e con nuova HMI – il modello 132M HC destinato all’etichettatura avvolgente (wrap-around) specifica per i prodotti farmaceutici.
Etichettatrice 132M HC
Moduli funzionali
Il concept di Clean Design, contraddistinto dagli angoli spiccatamente arrotondati, cela un approccio costruttivo completamente nuovo. Oltre al telaio che funge da basamento per la macchina, anche i moduli funzionali come il nastro di trasporto, la stazione di etichettatura e i nastri di trasferimento sono compatibili con vari tipi di macchine, in altre parole sono di uso universale. Ora i moduli sono indipendenti gli uni dagli altri, per cui sono adattabili ai requisiti della clientela. In grandi quantitativi è possibile depositarli in magazzino già pre-assemblati. Tali moduli funzionali avvantaggiano gli interventi di assistenza con tempi di sostituzione più veloci o possibilità di successivi retrofitting.
Ordini immediati grazie al configuratore
Herma ha accompagnato l’introduzione del concept di Clean Design con il lancio di un configuratore digitale impiegato durante i colloqui con i clienti. “I clienti possono vedere immediatamente la configurazione della loro macchina”, commenta Kaisoudis.
“Il sistema ha estremamente snellito e velocizzato la preparazione dell’offerta, la comunicazione con il cliente e i processi interni. Un esempio ormai gestito quasi del tutto così è la versione standard del modello 152C, destinata all’etichettatura avvolgente (wrap-around) e che abbiamo proposto in esecuzione Clean Design già dallo scorso autunno. Anche in questo caso va a vantaggio dei clienti la nostra decisione di avviare la digitalizzazione dei relativi processi nelle etichettatrici già un decennio fa: si tratta di un know-how che ora possiamo pionieristicamente applicare anche alle macchine”.
Herma ad interpack 2023: Hall 8b Stand C27