La prima ad aprire i battenti sarà Propak Asia, la più importante vetrina del continente asiatico per le tecnologie di confezionamento e imballaggio. L’evento si svolgerà dal 20 al 23 ottobre a Bangkok presso L’International Trade and Exhibition Centre (Bitec). UCIMA ha organizzato una delle poche collettive internazionali che partecipano all’evento, ospitando il maggior numero di imprese espositrici. Saranno 9 le aziende italiane del settore presenti nella hall 101, quali Arol, Cepi, CFT Group, Mariani, Ocme, Pelliconi, Piovan Group, Robopac e Sacmi.
La manifestazione fieristica di Bangkok, per far fronte alle esigenze di espositori e visitatori da tutto il mondo, è affiancata da ProPak Asia Virtual Exhibition, show room digitale interattivo fruibile dal 19 al 25 ottobre, accedendo al sito www.propakasia.com.
A seguire, dal 25 al 27 novembre, ripartirà a Shanghai, in collaborazione con ICE-Agenzia, anche ProPak China, un’altra importantissima vetrina per il settore packaging, in programma presso il National Exhibition Convention Center Shanghai (NECC). All’interno della collettiva italiana saranno 11 le aziende espositrici. Oltre allo stand istituzionale ICE/UCIMA (stand 51C50), ci saranno D.V.P. Vacuum Technology, IMS Technology, Concetti, Nadella, Pieri, Umbra Packaging, Reepack, Cavanna, CMC, Unitech SRL e Robopac.
La Cina rappresenta il quarto mercato italiano per l’esportazione di macchine per packaging, con un export che nel 2019 è stato pari a 292,1 milioni di euro contro i 158,1 del 2018, segnando così un incremento dell’84,6 %. La Tailandia si conferma anch’essa un crocevia strategico per tutto il sud-est asiatico e, in primis, per l’area Asean dove l’Italia nel 2019 ha esportato macchine per il packaging per un volume pari a 278 milioni di euro, dietro a Cina e Germania, la quale ha registrato una crescita pari a 298,3 milioni. Secondo i dati del Centro Studi Ucima, la Tailandia risulta il secondo mercato di sbocco dell’area con 61 milioni di euro, pari al 15% del fatturato complessivo. Al primo posto l’Indonesia con 84,8 milioni di euro, seguita dalle Filippine (57,6 milioni) e dal Vietnam (40,1 milioni).