Industria cosmetica italiana: alcune curiosità

L'Edizione 2010 del “Dossier: l’industria cosmetica italiana” si chiude con alcune annotazioni 'di costume'.

Di fronte alla crisi, l’italiano si fa bello


È un italiano su tre ad ammettere che, malgrado la crisi economica e le maggiori difficoltà finanziarie, le spese destinate all’acquisto di prodotti cosmetici non sono diminuite, ma al contrario aumentate. Allo stesso modo, sette italiani su dieci considerano i prodotti di bellezza una spesa irrinunciabile, seconda solo ad alimentari e farmaci.


Lo rivela il Beauty Report 2010, uno studio elaborato da Ermeneia per Unipro e condotto su un campione composto da imprese e consumatori, che, chiamando in causa i due estremi della filiera, impegnati nell’affrontare la crisi operando sempre in forte e reciproca sintonia, si propone di aprire una nuova prospettiva di analisi sul settore industriale della cosmetica.


Tre sono stati i risultati fondamentali dello studio. Il primo riguarda la registrazione di una sostanziale tenuta della cosmetica rispetto a quanto è invece avvenuto per altri settori industriali, mentre il secondo rivela che, oltre alla propria solidità, il comparto si caratterizza per la spiccata differenziazione di attitudine e condizione delle aziende che lo compongono.


A tale proposito, il 56,9% delle aziende interpellate dichiara infatti per il 2009 un andamento in forte e/o discreta crescita (oppure costante, ma consistente) rispetto al 2008, contro un 43,6% che afferma esattamente l’opposto (e analogamente avviene per l’andamento dell’export).


Il terzo risultato ribadisce invece la centralità del rapporto tra produttori e consumatori, fattore cruciale nel consolidare la forza e la stabilità del settore. A tale proposito, basti sottolineare come il 74,5% degli interpellati nel 2009 e il 79,5% nel 2010 ritenga di avere speso, o di avere intenzione di spendere, in cosmetici quanto speso nell’anno precedente, o addirittura qualcosa in di più, mentre un’altro 64% considera l’acquisto di prodotti cosmetici una spesa “irrinunciabile + molto importante + abbastanza importante”, collocando tali spese al terzo posto, immediatamente a ridosso di quelle destinate ai prodotti per l’alimentazione e per la salute. E, ancora, il 62% del campione afferma che la crisi non ha cambiato sostanzialmente le abitudini di acquisto in cosmetici, “perché alla propria cura, al proprio benessere e alla propria estetica non si può e non si deve rinunciare”.


Proprio tali risultati offrono una spiegazione alla capacità di tenuta mostrata dall’industria cosmetica. E illustrano, allo stesso tempo, una valutazione di sostanziale serietà attribuita dai consumatori al prodotto cosmetico, il quale, pur essendo facilmente percepito dagli operatori esterni al settore come un prodotto leggero, esprime in realtà un legame molto profondo con gli utenti finali, arrivando a intrecciarsi in maniera rilevante con l’identità stessa della persona e con la capacità di quest’ultima di stabilire relazioni soddisfacenti con gli altri.


Tutto sui cosmetici, in un click!


Tra le ultime iniziative promosse da Unipro, il lancio di un sito internet interamente dedicato all’universo dei cosmetici tout court. Lanciato ufficialmente lo scorso 8 luglio 2010, il sito www.abc-cosmetici.it, promosso da Unipro e sviluppato in collaborazione con Hill & Knowlton – Digital PR, rappresenta uno strumento informativo al quale qualsiasi utente, dal produttore al consumatore finale, può rivolgersi per trovare le più svariate informazioni sui prodotti di bellezza e sui loro ingredienti, sul loro utilizzo e sulle misure di sicurezza necessarie per la tutela della salute. Il progetto si inserisce in un più ampio piano di comunicazione sviluppato dall’Associazione per accrescere la reputazione e la conoscenza del settore per un pubblico sempre più allargato.