Lo studio congiunto con il centro di ricerca austriaco RCPE di Graz ha permesso di raggiungere importanti conclusioni sul fronte del processo di trattamento delle polveri per inalazione. Ed è una ricercatrice del centro, Eva Faulhammer, l’ambasciatrice di MG2 alle due conferenze internazionali parte di Making Pharmaceuticals Europe, in marzo e aprile rispettivamente a Bruxelles e Conventry.
La presentazione dal titolo “Combinational Approach for Advanced Understanding of a Capsule Filling Process for Inhalation Application” è l’occasione per presentare i risultati della ricerca, basata sulla tecnologia avanzata delle opercolatrici MG2, che ruota attorno a una delle più importanti sfide del settore: le problematiche dovute alla relazione tra processo di riempimento e tipologia di polvere per inalazione, con particolare rifermento ai bassi dosaggi di farmaci estremamente potenti.
Il trattamento di quantità molto piccole deve infatti garantire massima accuratezza e uniformità di dosaggio, tenendo in considerazione l’interazione tra la polvere e la geometria delle opercolatrici, che cambia al cambiare delle caratteristiche della polvere stessa e impatta in modo significativo sul percorso di riempimento sotto ogni profilo.
L’innovativa analisi del processo, sviluppata dal team di ricerca italo-austriaco, è basata su test sperimentali e simulazione in silico. Un approccio metodologico che ha permesso di osservare il fenomeno sotto il profilo sperimentale, unendo la comprensione di ogni singolo aspetto del processo, alla modellazione e simulazione meccanicistica.
Grazie alla collaborazione tra un importante produttore come MG2 e un centro di ricerca di alto profilo, si è così giunti a un importante passo avanti verso la qualificazione scientifica dell’intero processo di riempimento delle capsule per polveri da inalazione.