La filiera che fa capo alla Federazione Carta e Grafica con una produzione di 9,6 milioni di tonnellate di carta e cartone nel 2019, realizzata per circa il 60% da carta da riciclare (81% negli imballaggi), rappresenta oltre 18.000 imprese e 170.000 addetti che generano l’1,4% del PIL nazionale.
“Le prospettive per la filiera, soprattutto per il comparto imballaggio, sono di crescita (a una cifra). I produttori di carta e cartone per l’imballaggio hanno dimostrato resilienza sia nella prima fase di lockdown che nella seconda, continuando a soddisfare la richiesta dei principali mercati di riferimento, al servizio dei cittadini. Con la crescita della raccolta differenziata cresce anche la capacità di riciclo della filiera, che garantisce al consumatore un prodotto sostenibile ed effettivamente riciclato, se consideriamo che il tasso di riciclo nell’imballaggio raggiunge l’81%” afferma Massimo Medugno.
“La carta e il cartone potrebbero sostituire il 25% degli imballaggi a base di materiali fossili e, grazie alle nuove capacità in corso di avvio nel Paese, il riciclo potrebbe crescere ancora, passando dalle attuali 10 tonnellate al minuto ad oltre 12. Il nostro Paese potrebbe potenziare l’utilizzo della carta da riciclare per la produzione di imballaggi alimentari, come già accade negli altri Paese europei, coniugando economia circolare e normativa sanitaria sulla carta a contatto con alimenti” spiega Medugno.
Tra le proposte della Federazione, in occasione della presentazione del rapporto “L’Italia del Riciclo 2020”, la semplificazione normativa. “Una parola - precisa Medugno - che di questi tempi sembra quasi un 'refrain' ma siamo convinti che avere delle regolamentazioni in linea con gli obiettivi sia funzionale alla semplificazione. E nonostante le enormi difficoltà poste dalla burocrazia e anche dalla politica, siamo lieti di ricordare il recente avvio della Cartiera di Mantova (Gruppo Pro-Gest). Dopo anni d lavoro e un investimento ad oggi di oltre 250 milioni di Euro, la cartiera sfornerà, a regime, 400 mila tonnellate/anno a partire da carta da riciclare”.
Il settore sta infatti investendo nelle capacità di riciclo e pone grande attenzione alla gestione degli scarti del riciclo che può essere migliorata su più fronti: con una migliore raccolta differenziata, un miglior eco-design, con impianti per il recupero energetico degli scarti nei maggiori distretti cartari nazionali.
“Ad oggi - conclude Medugno - vengono esportati rifiuti, magari con qualche incentivo, che poi importiamo sotto forma di nuovi prodotti. Gli impianti per il recupero energetico, già ampiamente diffusi negli altri Paesi europei, darebbero un forte contributo alla decarbonizzazione del ciclo industriale della filiera”.