Assocomaplast, l'associazione nazionale di categoria, aderente a CONFINDUSTRIA, che raggruppa oltre 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma, ha elaborato i dati di commercio estero settoriali di fonte ISTAT riferiti al primo semestre 2016, a confronto con l'analogo periodo del 2015.
In occasione dell’annuale assemblea, il Presidente di Assocomaplast Alessandro Grassi, nella sua relazione ai soci, ha fornito un quadro sull’andamento del settore e ha sottolineato ancora una volta come il 2015 sia stato per la maggior parte delle aziende un buon anno: la produzione si è rafforzata ma soprattutto le esportazioni sono ulteriormente cresciute, tant’è che il record storico di vendite all’estero registrato nel 2007 (quindi pre-crisi) è stato superato, con oltre 2,9 miliardi di euro.
“Sono fermamente convinto - ha dichiarato Grassi - delle grandi potenzialità del nostro settore ma soprattutto delle nostre imprese. In tutti questi anni, prima con l’avvento dell’euro e poi con la crisi economica, abbiamo dimostrato di essere capaci non solo di tenere le posizioni ma anche di migliorare. Sono fermamente convinto che attraverso la collaborazione in un’ottica di filiera (ma perché no, anche fra aziende concorrenti) si possano raggiungere risultati ancora più ambiziosi di quelli già raggiunti in questi anni”.
Le rilevazioni ISTAT mostrano come l’import abbia sfiorato i 390 milioni di euro, con un nuovo picco positivo (+9,7%) in funzione del rafforzamento via via concretizzatosi tra aprile e giugno, dopo la contrazione dei primi tre mesi dell’anno. Tale dato sembra quindi confermare quei segnali di ripresa del mercato interno che già si erano registrati lo scorso anno.
Invece, l’andamento delle esportazioni quest’anno è stato sicuramente poco brillante: a prescindere dalla statistica relativa al solo mese di gennaio, non particolarmente significativa, il picco negativo lo si è raggiunto proprio lo scorso giugno, con un -2,3%. Nei mesi precedenti, la riduzione delle vendite all’estero era oscillata fra il -0,5% e il -1%. In conseguenza di ciò, si indebolisce il saldo positivo della bilancia commerciale, che si ferma al di sotto del miliardo di euro.
AREE IN CRESCITA
“A livello di macro-aree geografiche di riferimento delle vendite complessive all’estero – che si confermano punto di forza del comparto – si rileva l’aumento in particolare di quelle verso i Paesi NAFTA” sottolinea Grassi, “a conferma dell’influenza che tale aggregazione ha ormai assunto sull’equilibrio del commercio estero italiano di settore. Nello specifico, si rileva un forte incremento dell’export verso il Messico, grazie all’effetto combinato delle favorevoli dinamiche economiche interne e del fattore-traino delle imprese statunitensi insediate nel territorio messicano”.
Bene anche l’Asia, grazie a forniture più consistenti a Cina, India, Corea del Sud e Vietnam, per quanto concerne il Far East, e, per passare all’ambito mediorientale, alla (tanto attesa) ripresa delle vendite in Iran.
Dal punto di vista merceologico, limitando l’analisi alle categorie di macchine con un maggiore peso sul totale e tralasciando quelle più eterogenee, hanno ripreso quota in particolare le importazioni di stampi, di prevalente provenienza tedesca. In aumento anche le macchine a iniezione, acquistate in primo luogo e in maggiore misura rispetto allo scorso anno presso costruttori austriaci e tedeschi.
Nell’ordine, Germania, Cina, Austria si riconfermano i principali fornitori di tecnologia delle aziende trasformatrici italiane; mentre i costruttori europei consolidano le proprie posizioni con incrementi a due cifre, quelli cinesi registrano un limitato +2%.
Per quanto concerne l’export, alcune delle tecnologie più importanti hanno fatto segnare variazioni di segno positivo:
- per le stampatrici flessografiche (+19,4%) si sono concretizzate importanti forniture agli Stati Uniti ma anche le vendite ad altre destinazioni di rilievo risultano in aumento
- per le macchine a iniezione (+10,2%) si nota il boom delle vendite verso il Messico e, in seconda battuta, gli Stati Uniti
- per gli estrusori (+1,9%) si segnala il deciso incremento delle forniture a Messico e Francia.
“In effetti”, evidenzia ancora Grassi, “diversi costruttori italiani e tedeschi da anni registrano un rallentamento degli ordini nei mesi immediatamente precedenti il K, la principale mostra del settore a livello mondiale che avrà luogo a Duesseldorf dal 19 al 26 ottobre 2016. Probabilmente gli acquirenti preferiscono farsi un’idea sulle nuove tecnologie che vengono esposte in fiera prima di programmare e confermare gli investimenti.”
Fra l’altro, la partecipazione italiana alla triennale tedesca sarà seconda solo a quella dei padroni di casa, con circa 400 espositori presenti, di cui oltre 200 costruttori di macchine, attrezzature e stampi, tra i quali molti soci Assocomaplast. L’associazione parteciperà con uno stand (n. 16-A56) dal quale verranno diffuse la rivista MacPlas e informazioni sull’industria italiana di settore e che ospiterà un servizio di catering a disposizione degli ospiti e degli associati.
LO SCENARIO ECONOMICO
Marco Fortis, vice-Presidente di Fondazione Edison e consigliere economico della Presidenza del Consiglio, ha presentato un’analisi dello scenario economico italiano con particolare riferimento alla filiera della gomma plastica.
Nella sua relazione, il professor Fortis ha innanzitutto sottolineato come i dati macroeconomici italiani siano sostanzialmente positivi: PIL in crescita per il quinto trimestre consecutivo, fino al +1% del gennaio-marzo 2016, consumi delle famiglie in ripresa, livelli dell’occupazione in tendenziale miglioramento, export e bilancia commerciale in positivo, crescita degli investimenti in macchinari, confermata anche dal balzo di quasi 32 punti percentuali degli ordini di macchine utensili.
In tale contesto, nel 2015 la filiera della plastica-gomma ha esportato beni per un valore record di 22,6 miliardi di euro e, nel 2014, sono stati 45 i prodotti del sistema plastica-gomma-macchine-stampi per cui l’Italia si trova ai vertici mondiali per saldo commerciale.
IN OCCASIONE DI NETWORKING
Ospite anche Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milano, che ha illustrato le caratteristiche e le potenzialità della cosiddetta “Innovation Alliance”, l’alleanza strategica che raggruppa la mostra PLAST 2018 e le fiere Ipack-Ima, Intralogistica Italia, Print4All e Meat-Tech.
Si tratta di una rassegna fieristica unica nel suo genere e con una cassa di risonanza internazionale notevolmente amplificata, che occuperà tutti i padiglioni del quartiere espositivo di Milano e a cui si potrà accedere con un solo biglietto.
L’aggregazione di questi eventi è assolutamente strategica: i settori del packaging, del converting e della stampa sono complementari e sinergici a quello delle materie plastiche e della gomma. Anche Intralogistica, con la gestione dei magazzini, rappresenta un ideale completamento della filiera.
Al termine dell’assemblea è stato festeggiato anche il quarantesimo anniversario della rivista MacPlas, edita da Promaplast srl, società di servizi di Assocomaplast, con la premiazione degli inserzionisti più affezionati.
RINNOVO DEL CONSIGLIO
In occasione dell’assemblea annuale, si sono svolte le elezioni per il rinnovo della Giunta e dei Revisori Con-tabili per il biennio 2016-2018 nonché dei Probiviri per il quadriennio 2016-2020. Sono stati eletti Membri di Giunta: Alessandro Balzanelli (F.B. Balzanelli Avvolgitori), Gabriele Caccia (Syncro), Tiziano Caprara (Negri Bossi), Anthony Caprioli (Macchi), Maria Grazia Colombo (BFM), Mauro Drappo (AMUT), Gianni Luoni (ELBA), Dario Previero (Previero N.) e Corrando Zanga (Uniloy Milacron). Sono stati eletti Revisori Contabili, in qualità di Membri effettivi: Guglielmo Comerio (Come-Rio Ercole), Elena Cribiù (Crizaf); come Membri supplenti: Sergio Ceriani (Bandera). Sono stati eletti Probiviri: Elisabetta Cirielli (Cibra Nova), Flavio Giordani (Plastiblow), Simone Maccagnan (MAC.GI), Maurizio Toniato (Mobert) e Romeo Varisco (Termostampi).
Inoltre, nella parte straordinaria dell’assemblea è stato approvato il nuovo statuto, rinnovato in base alle linee guida della riforma di CONFINDUSTRIA. Tra le principali novità introdotte, si è passati da tre livelli di organi direttivi (Presidente e vice-Presidente, Consiglio Direttivo e Giunta) a due (Presidente, coadiuvato da 3 vice-Presidenti e Consiglio Generale).