Segno più per il mercato dei prodotti cosmetici in Italia

L’uso dei cosmetici non frena nei momenti di congiuntura sfavorevole e cresce dinamicamente ai primi segnali di ripresa.

La presentazione dell’indagine congiunturale elaborata dal Centro Studi di Unipro conferma la buona tenuta del mercato cosmetico in Italia, che a fine anno si avvicinerà ai 9.300 milioni di euro con una crescita attesa intorno all’1,9%.


La rilevazione dei questionari proposta ai soci Unipro ha analizzato l’andamento dei canali di vendita dei prodotti cosmetici nel primo semestre 2010 e le previsioni per il secondo semestre.


Sono ancora farmacia ed erboristeria a sostenere la domanda interna rispettivamente con una crescita del 5,1% e del 5,5% pari ad un volume, a fine anno, di 1.500 milioni di euro in farmacia e di 350 milioni di euro in erboristeria.


Più rallentata la crescita del mercato nella grande distribuzione organizzata, +1%, con un valore prossimo ai 3.800 milioni di euro entro dicembre 2010.


In ripresa le vendite in profumeria con un valore atteso di 2.300 milioni di euro e una crescita media dell’1,1%.


Segnali favorevoli, dopo le flessioni degli ultimi esercizi, dai canali professionali, in particolare nei centri estetici, +2% per un volume di 200 milioni di euro. Qualche incertezza si segnala ancora nei saloni di acconciatura che, dopo una ripresa nei primi mesi, fermeranno la crescita attorno ai 700 milioni di euro.


"Se il mercato interno ha sostenuto la produzione negli esercizi precedenti – afferma Fabio Franchina, presidente di Unipronel 2010 assistiamo ad una importante ripresa delle esportazioni, +6,5% e un valore atteso di poco sotto ai 2.200 milioni di euro a conferma della competitività dell’offerta italiana".


Per effetto della crescita del mercato interno e delle esportazioni, il fatturato delle industrie italiane toccherà a fine anno gli 8.350 milioni di euro per una crescita del 3,1%.


Nonostante situazioni disomogenee all’interno dei singoli canali, la rilevazione del Centro Studi conferma alcuni importanti trend negli indicatori legati agli investimenti. In particolare, il 44% degli intervistati ha previsto l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo, a conferma di una positiva simmetria tra ripresa del mercato e attenzione delle imprese ai nuovi segnali di sviluppo.