Digitalizzazione, sostenibilità e personalizzazione: tre dei mantra del ventunesimo secolo trovano risposta nell’additive manufacturig che permette di produrre oggetti customizzati, in piccole serie o anche in esemplari unici, lavorando con innovativi materiali compositi o leghe di metallo e utilizzando sistemi di fabbricazione avanzati in cui il software gioca un ruolo di primo piano.
La stampa 3D coinvolge in modo nuovo e forte ambiti fino ad oggi contigui ma distinti, come il mondo dei materiali, della progettazione e ottimizzazione strutturale della manifattura stessa. Con la stampa 3D è naturale avviare un dialogo e un percorso di sviluppo in questi ambiti: un’opportunità per chi vuole innovare. Questo aspetto è stato sottolineato dal Prof. Auricchio, che ha parlato nel suo intervento anche del ruolo della formazione e del nuovo progetto che cura all’Università di Pavia: “Si è partiti dalla considerazione che ancora oggi i costi, unitamente alle incertezze dovute alla mancanza di opportunità di sperimentare e fare esperienza, sono uno dei fattori che più ostacolano gli investimenti verso la stampa 3D metallica. 3DMetal@UniPV è un progetto di collaborazione tra due aziende del manifatturiero e l’Università di Pavia, nel quale abbiamo attivato presso l’Università una linea completa basata su tecnologia Selective Laser Melting (SLM), quindi stampante metallica, sabbiatura, trattamento termico, centro di lavoro. Tramite tale linea si vogliono sviluppare opportune competenze sulla progettazione e la produzione, con la tecnologia additiva, di componenti di interesse per le Imprese stesse.”
La tavola rotonda è stata realizzata in collaborazione con MADE, il Competence Center di Milano, rappresentato per l'occasione dalla Professoressa del Politecnico di Milano Bianca Maria Colosimo. “Al Politecnico di Milano abbiamo un approccio completo all’additive, facciamo ricerca nei nostri laboratori ma facciamo anche rete con i più grandi laboratori in Europa e negli Stati Uniti. Il passo verso le aziende si fa proprio attraverso i Competence Center, in questo senso MADE vuole portare la ricerca dalle università alle aziende e lo farà attraverso i suoi partner, creando maggiore consapevolezza sulle potenzialità di queste tecnologie in Italia.” ha commentato la Colosimo. “La tecnologia dell’additive manufacturing è estremamente interessante per diverse ragioni: è sostenibile, diventa digitale, è customizzabile ed è flessibile. In MADE si troverà la progettazione, si troveranno i processi fino al post processing. Non escludiamo di aprire prima dell’estate. Abbiamo già fatto molto con il primo bando (71 proposte per un finanziamento richiesto di 18 milioni) ed è prevista una seconda tranche, con la speranza che questo possa educare le aziende a investire direttamente.”
Sul tema delle tecnologie additive verrà realizzato un Osservatorio da Messe Frankfurt Italia, in collaborazione con Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Pavia e Porsche Consulting, e promosso da Formnext, la fiera europea per le nuove tecnologie al servizio della produzione industriale che Messe Frankfurt organizza ogni anno a novembre a Francoforte in Germania e che supporta l’intero progetto portato avanti da SPS Italia. Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfut Italia “Quello dell’additive manufacturing all’interno di SPS Italia è come da nostra abitudine un progetto a 360 gradi. Oltre all’ideazione di una nuova area per le tecnologie additive all’interno di District 4.0, abbiamo infatti creato un comitato tecnico composto dai principali player del settore, dai fruitori della produzione additiva e da rappresentanti del mondo accademico, per far emergere in fiera le tematiche di maggiore interesse in questo ambito. In autunno il progetto proseguirà con la pubblicazione dell’Osservatorio dedicato”.
L’additive manufacturing rappresenta una tecnologia estremamente flessibile e quindi applicabile ai più svariati settori. Da qui la divisione della mattinata in diversi panel, rappresentativi dei settori Automotive, Areospace e Packaging. Questo ha permesso di comprendere meglio tutte le potenzialità e gli ambiti di utilizzo della tecnologia.
“La Tavola Rotonda sull’Additive Manufacturing è stata per IMA l’occasione per condividere gli ultimi traguardi raggiunti in termini di innovazione, grazie alle più recenti implementazioni tecnologiche. In qualità di azienda end-user e forte del know-how maturato nei settori dell’imballaggio e del processo, il Gruppo ha potuto condividere, con aziende e realtà accademiche, i punti di forza dell’AM ma anche i limiti che ne impediscono una maggior diffusione. Grande interesse nel corso dell’evento è stato manifestato anche per il progetto IMA Digital e la partnership con Inkbit, spin-off del MIT di Boston.” Filippo Rosa, Research&Innovation Engineer IMA.
Il tour di SPS Italia continua dopo questo primo appuntamento a Roma, con un incontro dedicato al Farmaceutico 4.0 il 27 febbraio. In seguito arriverà a Modena, parlando di robotica, e quindi a Bari per incontrare il distretto della meccatronica.