Stampa pulita sugli imballaggi secondari

L’azienda Luxardo da diversi anni utilizza le teste stampanti della ditta Uifat per identificare ed etichettare gli imballaggi secondari dei suoi numerosi prodotti . Ad orientarne la scelta la nitidezza della stampa e l’affidabilità del sistema.

Dopo aver testato le macchine di diverse aziende, Luxardo ha scelto di utilizzare le stampanti ink-jet HRP di Uifat perché colpita dalle loro alte prestazioni: l'HRP permette infatti stampe con altezza fino a 100 mm, in alta definizione, e utilizza un inchiostro estremamente coprente e a forte contrasto, pensato proprio per la stampa dei codici a barre su superfici assorbenti. Le teste di stampa sono particolarmente resistenti e performanti. La stampante HRP inoltre non necessita di solventi di pulizia o di detergenti per il lavaggio e anche dopo lunghe soste garantisce una stampa perfetta. La macchina è dotata anche di un controllore industriale con video e tastiera integrati. Il software di creazione e gestione delle etichette è estremamente semplice ed intuitivo e permette all'operatore di compiere tutte le modifiche e regolazioni necessarie in pochi secondi.


La testimonianza di Luxardo


Una “chiacchierata” con Francesco Barison, del controllo qualità e produzione dell’Azienda Luxardo, ci ha aiutato a capire ancora meglio perché tra le tante tecnologie in commercio è stata scelta proprio la soluzione proposta da Uifat.


Sig. Barison, perché avete deciso di installare le stampanti HRP di Uifat? Quali loro caratteristiche vi hanno maggiormente colpito?


Dopo aver provato anche altri prodotti è stata fatta la scelta di utilizzare la tecnologia proposta da Uifat perché presentava rispetto alle altre una scrittura più pulita e quindi una chiarezza migliore nella lettura.


Dove sono state installate le stampanti e per quali applicazioni vengono utilizzate?


Luxardo ha 3 linee di imbottigliamento di liquori, sulle quali ha installato un totale di 8 stampanti Uifat. Collocate a fine linea prima della palettizzazione, tali stampanti vengono utilizzate per la scrittura di dati in macrocarattere sull’imballaggio secondario. Una volta marcati, i cartoni contenenti le bottiglie sono pronti per la palletizzazione.


Può riassumerci il procedimento?


Il cartone pieno di bottiglie passa davanti ad una fotocellula che dà l’input alla stampante, precedentemente caricata con le informazioni che si vogliono stampare sul cartone: il nome del prodotto, il contenuto, la capacità, il numero sequenziale della cassa, il lotto di produzione, il nome del destinatario ecc. Essendo la dimensione dei cartoni variabile in base al tipo e alla quantità di prodotto contenuto, il sistema di stampa deve essere flessibile e adattabile alle diverse esigenze.


Da quanto tempo utilizzate tali stampanti?


La collaborazione con Uifat non è nuova: i primi prodotti acquistati risalgono infatti a circa 8 anni fa; la fiducia si è poi rinnovata nel 2009 con l’acquisto di altre due macchine Uifat e di altre tre più recentemente.


Cosa può dirci sull’assistenza offerta da Uifat?


Devo premettere che in tutti questi anni sono stati rari gli interventi di riparazione o manutenzione con intervento diretto dei tecnici Uifat. Nei casi però in cui vi è stato bisogno di un intervento, Uifat ha sempre agito in modo veloce e preciso.


Un commento finale sulla collaborazione tra Luxardo e Uifat…


Siamo molto contenti delle stampanti Uifat. Come dicevo prima avevamo testato la loro affidabilità anni fa e recentemente, quando abbiamo avuto bisogno di sostituire alcune “vecchie” macchine installate in azienda, le abbiamo volute riprovare e riconfermare come migliore alternativa.


Prodotti e tecnologie: UIFAT