Vinitech-Sifel, nuove prospettive per il vitivinicolo

Opportunità di networking e vetrina per l’innovazione tecnologica, Vinitech-Sifel si terrà dal 26 al 28 novembre, riunendo 850 espositori (di cui il 25% internazionali), con una partecipazione prevista di 45.000 professionisti dei settori vitivinicolo, frutticolo e orticolo. L’edizione 2024 ha preso forma in stretta collaborazione con i principali attori del settore.
Con 5 aree espositive, inclusa la nuova sezione “Commercializzazione”, il Salone offrirà ai professionisti un’ampia gamma di soluzioni, opportunità e innovazioni. Tre giornate dedicate anche al confronto, con oltre 70 conferenze, forum e spazi tematici che affronteranno gli argomenti più attuali (transizione, diversificazione, cambiamenti climatici, vino e società, innovazione nel packaging, export ...). L’obiettivo dell’edizione 2024 è accompagnare i professionisti nel fronteggiare le sfide tecnologiche, economiche e ambientali del futuro.
Presidente del Comité National des Interprofessions des Vins (CNIV), vicepresidente del Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux (CIVB) e ora presidente di Vinitech-Sifel, Bernard Farges è anche un viticoltore bordolese appassionato del suo mestiere e molto impegnato per il settore. Accettando la presidenza del Salone, questa figura di spicco del mondo della viticoltura ha offerto la sua visione esperta sulle linee guida di un evento molto atteso dai suoi colleghi: “Sono molto onorato della fiducia che mi è stata accordata e felice di assumere questa nuova presidenza del Salone internazionale Vinitech-Sifel, un evento di cui conosco l'importanza per il nostro settore in piena evoluzione. In un periodo ricco di sfide, questo appuntamento cruciale orienta le decisioni degli operatori. Per la sua portata e risonanza internazionale, anima e collega le professioni, offre un quadro di condivisione delle conoscenze e apre nuove prospettive. Il prossimo incontro sarà molto importante: dopo mesi di crisi, riflessione e sforzi, dobbiamo lavorare alle soluzioni per il domani ... E la risposta a questo rinnovamento non può che essere collettiva”.
Vinitech-Sifel 2024 ospiterà su 70.000 m² 850 espositori, di cui il 25% internazionali, organizzati in 5 aree tematiche:
- tecniche colturali;
- attrezzature per cantine e stabilimenti di vinificazione;
- imbottigliamento e confezionamento;
- servizi e formazione;
- commercializzazione (nuovo settore che accoglierà espositori come agenzie di comunicazione specializzate, consulenti, aziende di trasporto e logistica).
Per ottimizzare l’esperienza dei visitatori, saranno disponibili 6 percorsi tematici: Bio / Basso Impatto di Carbonio / Birra by BIEREtech / Effervescenti / Frutta e Verdura / Distillati.
Emmanuel Viollet, responsabile del Salone Vinitech-Sifel, ha dichiarato: “Fedele al suo DNA, Vinitech-Sifel si prepara a mettere in relazione i professionisti, materializzando l’offerta e la domanda, facilitando l’accesso alle ultime innovazioni e rimanendo in sintonia con le preoccupazioni del settore. Con un vasto programma di conferenze, il salone mira a fornire gli strumenti per ridefinire le pratiche, conquistare nuovi mercati e trovare soluzioni efficaci e sostenibili per affrontare le sfide attuali (cambiamenti climatici, transizione sostenibile, calo delle vendite, difficoltà economiche, gestione degli stock, evoluzione dei consumi...). Vinitech-Sifel si mantiene all’avanguardia delle tendenze emergenti, come la robotizzazione e l’intelligenza artificiale nella viticoltura, i nuovi packaging, le bevande a basso o nullo contenuto alcolico. Quest’anno abbiamo risposto a una forte richiesta dei visitatori ampliando l’offerta sulla fase commerciale e lanciando il nuovo settore “Commercializzazione”. Il vino viene prodotto, ma come valorizzarlo in un contesto commerciale sempre più complesso? Questa nuova area è una delle principali novità, pensata per sostenere chi si occupa di commercializzare il vino, con una gamma di espositori inedita. Questo asse strategico sarà riflesso anche nel ciclo di conferenze e nello spazio di consulenza “Destination Export”, oltre che con l’introduzione di una nuova categoria nei Trofei dell’Innovazione. Un’offerta concreta per gli attori della filiera”.