A Ecomondo 2025 per ripensare gli imballaggi

Alla fiera di Rimini, dal 4 al 7 novembre, l’evento organizzato da IEG si conferma punto di riferimento per il futuro degli imballaggi, tra ecodesign, raccolta avanzata e nuovi scenari normativi.
L’industria degli imballaggi resta tra le più esposte alla pressione normativa europea e alle aspettative ambientali di cittadini e mercati. La revisione del regolamento PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation) e i target europei su riciclabilità, contenuto riciclato e riuso impongono una trasformazione profonda della filiera, sia sul fronte della progettazione sia su quello della gestione del fine vita. Ecomondo 2025, l’evento organizzato da Italian Exhibition Group giunto alla sua ventottesima edizione, dedicherà uno spazio centrale alle soluzioni tecnologiche per la transizione del packaging verso un modello più efficiente, tracciabile e rigenerativo, con un’attenzione particolare all’interoperabilità tra sistemi di raccolta, impianti di selezione e piattaforme digitali.

Macroaree espositive

Ecomondo 2025 si articola in sette macroaree espositive: Waste as Resource, Water Cycle & Blue Economy, Bioenergy & Agriculture, Circular and Regenerative Bio-Economy, Earth Observation and Environmental Monitoring, Sites & Soil Restoration e l’evento biennale per i veicoli ecologici SAL.VE. Ampio il programma convegnistico curato dal Comitato Tecnico Scientifico, che darà voce a esperti, imprese, enti locali, istituzioni e stakeholder internazionali su temi come la finanza per il clima, le nuove direttive europee, l’attuazione del Piano Mattei e il rafforzamento della cooperazione ambientale nel Mediterraneo. Fulcro del dibattito politico saranno gli Stati Generali della Green Economy, realizzati in collaborazione con il MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – e promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Gli Stati Generali rappresentano un processo partecipativo e strategico che coinvolge i principali attori della green economy italiana per proporre misure concrete, contribuire alla definizione delle politiche pubbliche e indicare traiettorie di sviluppo sostenibile per uscire dalla crisi economica e climatica.

Le sfide dell'intera filiera

Gli imballaggi costituiscono una frazione significativa del flusso di rifiuti urbani. Secondo i dati ISPRA 2024, nel 2023 la raccolta differenziata ha raggiunto il 65,2%, con una quota rilevante legata agli imballaggi in plastica, in crescita sia per diffusione che per complessità. In questo contesto, la sfida non riguarda solo il riciclo, ma l’intera filiera: dalla progettazione dei materiali all’efficienza dei sistemi di raccolta e selezione, fino alla qualità del riciclato destinato a nuove applicazioni. Ecomondo ospita il confronto tra imprese, consorzi, centri di ricerca e policy maker, con uno sguardo puntato sulle implicazioni del PPWR, sugli obiettivi di contenuto riciclato e sulle nuove responsabilità dei produttori lungo il ciclo di vita del prodotto. 

Per esplorare in modo completo i diversi aspetti della filiera, l’esperienza dei visitatori durante i giorni della manifestazione viene arricchita da tour tematici gratuiti, disponibili sia in italiano sia in inglese. Questi percorsi guidati, facilmente prenotabili online tramite il sito o l’app di Ecomondo, offrono oltre 500 posti e permettono di partecipare a sessioni di approfondimento dedicate alla plastica, oltre che a temi cruciali come l’acqua, il suolo e l’innovazione.

I punti chiave in mostra a Rimini

La tracciabilità dei materiali, l’armonizzazione dei sistemi EPR a livello europeo, la valorizzazione della plastica riciclata come materia prima secondaria: sono questi i punti chiave attorno a cui si concentrano le proposte in mostra a Rimini. Nello spazio espositivo dedicato al settore Waste as Resource, che nel 2025 accoglierà un’ampia rappresentanza di operatori nazionali e internazionali, verranno presentati i modelli di gestione integrata e le tecnologie di trattamento che permettono di recuperare valore anche da flussi di imballaggi complessi o contaminati. L’obiettivo è superare la frammentazione della filiera e accelerare verso standard condivisi, sia dal punto di vista tecnico che normativo, in linea con gli indirizzi del Green Deal europeo.
Evento: Ecomondo
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