Dal 2017, Aliplast è entrata a far parte del Gruppo Hera, quale valore ha avuto questa operazione?
L’ingresso in una delle principali multiutility italiane, che è leader anche nel settore ambientale e che ha posto la sostenibilità alla base della propria strategia, ha rappresentato per noi una grande opportunità permettendoci di aumentare le prospettive di business sostenibile verso i nostri clienti. La nostra attività e il nostro impegno, del resto, hanno rappresentato un contributo fondamentale per consentire al Gruppo Hera l’ingresso nel CE100, il prestigioso network internazionale della Fondazione Ellen MacArthur, che riunisce le 100 realtà maggiormente impegnate a livello mondiale nella transizione verso un’economia circolare.
Ci presenta, in breve, la mission e le strategie di Aliplast?
Aliplast è la prima azienda italiana capace di gestire, in modo autonomo e indipendente, gli imballaggi in plastica. Il suo impegno principale, infatti, è dare la massima sostenibilità al ciclo vita della plastica, raccogliendola, riciclandola e realizzando nuovi materiali, che devono essere compatibili con gli elevati standard di soddisfazione dei clienti. Questo avviene producendo il minimo impatto ambientale possibile, graziea costanti investimenti su ricerca e sviluppo e alla continua innovazione tecnologica. I risultati sono evidenti: la percentuale di recupero, rispetto ai volumi in ingresso supera il 90%. Con più di 90.000 tonnellate di plastica rigenerata, ogni anno Aliplast evita l’emissione in atmosfera di oltre 150.000 tonnellate di CO2.
Quali sono le peculiarità e i plus del ciclo produttivo della società?
Dalla raccolta di rifiuti e scarti in plastica – ritagliata sulle necessità dei singoli conferitori e produttori del rifiuto –, attraverso il riciclo abbiamo aperto nuove possibilità alla produzione sostenibile e all’economia circolare delle imprese. Il nostro è un sistema di riciclo evoluto che trasforma i rifiuti in nuova risorsa: una materia prima seconda estremamente affidabile. Siamo in continua evoluzione e ogni giorno ripensiamo i prodotti personalizzandoli secondo le esigenze dei clienti. Le ridotte emissioni di CO2 nella produzione di plastica rigenerata, confermate dagli studi condotti sull’impronta di carbonio dei prodotti, e la competitività dei processi sono ulteriori plus in ambito di responsabilità sociale per le aziende, che possono così rendicontarnei benefici nei propri bilanci.
Quali sono i prodotti che vengono realizzati? A quali settori sono destinati?
Produciamo una vasta gamma di polimeri riciclati di qualità, sia granuli PE che scaglie e granuli PET, oltre che film flessibili in PE e film rigidi in PET con materiale riciclato. Operiamo in un Sistema di Gestione Integrato Qualità e Ambiente, certificato ai sensi delle norme ISO 9001 e ISO 14001. Tra le varie certificazioni, abbiamo ottenuto il parere favorevole dell'EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) sui nostri processi di rigenerazione di ultima generazione applicati al PET, che garantiscono l’idoneità dei polimeri rigenerati al contatto alimentare diretto. Oltre a quello alimentare, i mercati di cui Aliplast opera sono numerosi:arredamento, edilizia, detergenza, il settore dell’elettrodomestico, l’automotive, gli ambiti della carta e della cosmetica.
Ci parla del vostro sistema di closed-loop imballaggio–rifiuto a nuovo imballaggio per il film in PE, che è un vero esempio di economia circolare?
Si tratta di una filiera corta, creata e garantita da noi, che permette agli imballaggi in plastica – principalmente realizzati con film in PE – di muoversi in un closed-loop. Aliplast si occupa di raccoglierli, riciclarli trasformarli e rivenderli al cliente. I volumi sono molto significativi: in un anno questo sistema è capace di immettere sul mercato diverse migliaia di tonnellate di imballaggi realizzati con plastica riciclata. Le aziende possono diventarne clienti a fronte di un contributomolto conveniente, che consente loro diversi vantaggi, tra i quali risparmio economico e riduzione del proprio impatto ambientale.
Oggi con l’impatto della plastica negli oceani e con l’imminente entrata in vigore della direttiva sul monouso, la lotta alla plastica è sempre più in evidenza. In occasione dell’ultima edizione di Cosmopack, avete presentato un prodotto interessante che vi vede pronti ad affrontare questa sfida. Potete parlarcene?
Non potevamo mancare a questa manifestazione, nell’ambito di un’edizione di Cosmoprof che ha messo al centro il tema della sostenibilità, e abbiamo voluto dimostrare di poterci proporre in modo strategico anche a un settore esigente come quello della cosmetica, caratterizzato da una domanda qualitativa estremamente alta e, al contempo, orientato all’acquisto responsabile. Nel corso dell’evento, all’interno di una factory appositamente allestita per il progetto di punta di Cosmopack 2019, è stato realizzato dal vivo e in edizione limitata un prodotto hair care di altissima qualità cui è stato dato il nome “NO.CO.” (“No Compromise”). Noi abbiamo fornito i polimeri rigenerati necessari alla realizzazione del flacone. In questo modo i visitatori hanno potuto vedere come lavora, dall’inizio alla fine, una filiera cosmetica interamente sostenibile.