Nell’ambito del suo progetto di innovazione, SUEZ Regene Atlantique ha acquistato quattro macchine AUTOSORT di TOMRA e l’unità AUTOSORT FLAKE, oltre a un sistema di monitoraggio automatico specializzato. TOMRA Sorting Recycling progetta e realizza tecnologie per la selezione basate su sensori per il settore del riciclaggio e della gestione dei rifiuti. Prima ad aver sviluppato il sensore di vicino infrarosso per applicazioni nel campo del riciclaggio di rifiuti, TOMRA Sorting Recycling è pioniera nel settore e grazie ai suoi sensori recupera frazioni di elevata purezza dal flusso di rifiuti che massimizzano la resa e i benefici dei clienti.
Insieme, le due aziende si erano prefissate l’obiettivo di raggiungere un’elevata produzione di materia prima, un’alta stabilità della composizione e una buona resa del prodotto.
In seguito all’installazione di queste macchine, i benefici sono stati consistenti ed immediati, il più importante dei quali è stato senza dubbio il miglioramento della qualità del prodotto finale. Ogni giorno, adesso, il centro produce oltre 50 tonnellate di scaglie.
LA SELEZIONE OTTICA
In primo luogo, le bottiglie di PET vengono pressate in balle e trasportate dai centri di selezione alla stazione di disimballaggio, dove le strisce di metallo che le tengono ferme vengono tagliate a mano e le bottiglie vengono caricate su un nastro trasportatore. Questo porta il materiale fino al trituratore, dove le bottiglie vengono separate prima di passare per il selettore automatico AUTOSORT.
In pratica, la macchina di selezione soffia le bottiglie di PET lasciando che le impurità cadano per gravità, eliminando così tutti gli elementi contaminanti. Alla fine di questo primo passaggio, entrano in funzione altre unità AUTOSORT che eliminano tutti i contaminanti rimasti nel flusso principale del materiale di PET.
Successivamente, un’altra macchina AUTOSORT riceve tutto il flusso di materiale scartato. Questa macchina restituisce le bottiglie eventualmente eliminate per errore al processo meccanico precedente e recupera una nuova categoria di bottiglie di PET colorate, che può ora comprendere o meno tutti i tipi di bottiglie opache.
LA TRITURAZIONE
Dopo la selezione ottica, le bottiglie vengono sottoposte a un’ispezione manuale alla fine della quale si procede alla triturazione delle bottiglie per ottenere la granulometria finale del prodotto: le scaglie appunto.
Queste scaglie passano attraverso una vasca di flottazione in cui qualsiasi materiale che non sia PET, come ad esempio il polipropilene (PP) o il polietilene (PE), galleggia in superficie. Questo materiale può essere facilmente rimosso mentre il PET affonda e avanza ulteriormente nel processo di riciclaggio. Una volta che i materiali in PE e PP sono stati rimossi, le scaglie di PET vengono lavate a una temperatura di 93°C per dissolvere qualsiasi traccia di colla presente ed eliminare le etichette. Al termine di questo processo, le scaglie vengono sottoposte a un ulteriore processo di separazione per flottazione con lo scopo di eliminare le etichette staccate.
Una volta che le scaglie sono completamente pulite e asciutte, vengono passate al setaccio per separare le particelle di PET più sottili. Le scaglie di dimensione superiore si macinano di nuovo per ottenere la distribuzione granulometrica desiderata. Si mandano poi a un tamburo magnetico e a un separatore a correnti parassite per eliminare i metalli non ferrosi per eliminare i contaminanti metallici dalle scaglie. Il primo rullo cattura il materiale magnetico e il secondo elimina i metalli non magnetici come l’alluminio.
IL CONTROLLO QUALITÀ
Il materiale ottenuto è inviato all’AUTOSORT FLAKE, che elimina ogni traccia di eventuali contaminanti rimasti. Nell’AUTOSORT FLAKE, il flusso di materiale si divide in tre canali di selezione. Il materiale eliminato torna a passare nell’AUTOSORT FLAKE per un quarto canale, nel quale si effettua il recupero delle scaglie scartate per errore. Al termine di questo processo, gli operatori imballano le scaglie in grandi borse di una tonnellata circa. Il contenuto di ogni borsa viene controllato attraverso la misurazione e l’analisi dei diversi tipi di contaminanti presenti, tra cui il PVC e il metallo; anche le scaglie di PET opache e colorate diventano contaminanti nel caso in cui si producano scaglie di PET trasparenti (azzurro chiaro). Le borse sono, infine, pronte per essere spedite.
IL RISULTATO
Con questo nuovo tipo di lavorazione si ottengono una miglior qualità del prodotto finito, una sostanziale riduzione del tempo necessario per la manutenzione e una riduzione di 300 tonnellate nel volume annuale dei rifiuti dell’impianto.
I clienti industriali utilizzano le scaglie di SUEZ per produrre imballaggi destinati all’industria alimentare, principalmente per applicazioni in lamina, per la fabbricazione di fibre tessili per giacche in pile o tappezzeria per automobili. Le scaglie si utilizzano anche per fabbricare bottiglie, chiudendo così il ciclo di riciclaggio.
David Bourge, responsabile dell’impianto di SUEZ Regene Atlantique, spiega: “Grazie alla nostra partnership con TOMRA Sorting Recycling abbiamo ottimizzato i nostri processi di riciclaggio del PET. Abbinando il selettore di bottiglie AUTOSORT con il selettore di scaglie AUTOSORT FLAKE abbiamo raddoppiato la resa del nostro prodotto in termini di qualità. Questo ha portato un notevole aumento del nostro fatturato. Ora, tramite il computer di controllo centrale del sistema (Central Control Computer o CCC), possiamo monitorare, controllare e migliorare considerevolmente la nostra produzione, quasi in tempo reale. L’investimento iniziale è stato più che ripagato”.