FEDIAF, la federazione europea del pet food, ha pubblicato il suo rapporto annuale da cui emerge una crescita del possesso di animali domestici in Europa, con 91 milioni di famiglie europee (46%) che possiedono uno o più animali domestici, per un totale di 340 milioni di esemplari. L’aumento della popolazione di animali domestici si rispecchia nella crescita del mercato del pet food, che a livello europeo è aumentato del 5,1% in termini di valore nel 2022, raggiungendo un valore di 29,1 miliardi di euro.
Il mercato italiano del pet food
Di recente è stata presentata anche la XVI edizione dell’annuale Rapporto Assalco-Zoomark. Nelle famiglie italiane vivono quasi 65 milioni di animali da compagnia, di cui quasi 9 milioni di cani e 10 milioni di gatti. Nel 2022 i prodotti per l’alimentazione di cani e gatti hanno sviluppato nel mercato italiano un giro d’affari di 2.759 milioni di euro. La crescita in valore rispetto al 2021 è stata pari all’11,4%, influenzata dalla forte dinamica inflattiva. In termini di volumi, sono state oltre 673 mila le tonnellate vendute, in aumento dello 0,8%. In tutti i canali il sacco si conferma il formato prevalente per gli alimenti secchi mentre la lattina è la più scelta per quelli umidi. Nelle catene petshop e nei petshop GDO lattine, bustine e vaschette hanno un peso superiore in termini di quota rispetto a quello espresso nei petshop tradizionali, a svantaggio del sacco. Gli snack funzionali e fuoripasto continuano a mostrare dinamiche positive (+13,3% in valore e +3,2% in volume).
I trend di consumo raccontati dalle etichette
La nascita di Immagino, il servizio web di digital brand content management di GS1 Italy Servizi, che consente di digitalizzare le immagini dei prodotti e le informazioni presenti sulle loro etichette, ha permesso la realizzazione di una banca dati che contiene le informazioni di oltre 133.000 prodotti di largo consumo. La lettura e l’analisi di queste informazioni, incrociate con i dati elaborati da NielsenIQ su venduto e consumo nella GDO, hanno dato vita all’Osservatorio Immagino.
Accanto ad una maggiore attenzione per la propria salute e per la propria alimentazione da parte del pet owner si manifesta la stessa attenzione nei confronti del pet food. I trend più dinamici si legano a tre fenomeni di consumo: rich in (prodotti che presentano in etichetta o sul packaging claim accomunati dalla presenza in assoluto o in forma maggiore di qualcosa, come con vitamine, ricco di fibre, etc.), free from (con poche calorie, senza olio di palma, etc.) e italianità (Made in Italy, solo ingredienti italiani, presenza delle indicazioni geografiche europee come Igp, Dop, Docg e Doc, etc.)
Un ultimo approfondimento ha avuto per oggetto il tema della sostenibilità. Sono tre le aree in cui sono stati rilevati diversi claim che esprimono un particolare interesse da parte del consumatore: rispetto degli animali, management delle risorse sostenibili e agricoltura/allevamenti sostenibili. Tutti i claim rilevano trend postivi.
Le pouches per il pet food
Tra i packaging utilizzati per il pet food stanno guadagnando terreno le pouches, in particolare grazie ad alcune caratteristiche. La presenza di pellicole di alta qualità con protezione barriera (sempre più spesso riciclabili o compostabili) garantiscono la freschezza degli alimenti e dettagli come maniglie o cerniere richiudibili consentono una migliore facilità di trasporto. Particolarmente apprezzata è la possibilità di vedere e valutare il contenuto della confezione grazie alla presenza di finestre trasparenti.
Confezioni come le pouches, infine, offrono uno spazio a 360° per creare il design e raccontare la storia del brand e i packaging brandizzati rappresentano uno strumento di comunicazione in più per raggiungere il consumatore.
Credito immagine: Guidolin Gianni