Significa in primo luogo rispondere alle esigenze dei nostri espositori e visitatori che chiedono una manifestazione con una fruibilità più veloce, più facile. Abbiamo individuato percorsi di visita specifici per settore, in modo che operatori e aziende possano massimizzare il tempo della loro presenza in manifestazione, con maggiori opportunità di networking e di sviluppo per il loro business.
L’internazionalità ha sancito il successo di questa manifestazione. Quali strategie mettete in atto affinché questa connotazione non venga meno negli anni?
Lo sviluppo internazionale di Cosmoprof risponde a due esigenze : presidiare nuovi mercati e affermare nello stesso tempo l'eccellenza del nostro marchio. In queste ultime edizioni un importante supporto ci arriva dal Ministero dello sviluppo Economico e da ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane; grazie alla loro collaborazione stiamo organizzando roadshow e presentazioni nei mercati strategici per il settore beauty, rafforzando le relazioni con le camere di commercio, le associazioni e le aziende locali. Per la promozione dell’edizione 2018 siamo stati in Corea del Sud, in Tailandia, in Malesia, in Etiopia, in Vietnam, in Russia, in Giordania, in Kazakistan, in Tanzania e in Mozambico. Grazie a queste presentazioni portiamo il format Cosmoprof nel mondo, lo facciamo conoscere, invitiamo buyer, aziende e retailer locali a venire a Bologna per interfacciarsi con l’unico evento in cui tutti i comparti dell’industria cosmetica sono rappresentati, e nel quale ci si può confrontare con oltre 250.000 professionisti da più di 150 Paesi nel mondo. I primi dati di questa edizione dimostrano che il percorso intrapreso è quello giusto: oltre 2.800 aziende da 70 Paesi sono presenti a Bologna quest’anno, e grazie all’International Buyer Program, iniziativa simbolo del nostro network, stiamo coinvolgendo buyer, distributori e retailer provenienti dai principali mercati internazionali.
L’edizione di quest’anno avrà come focus la profumeria. Come svilupperete questo tema in fiera?
In primo luogo, creando un percorso specifico per gli operatori e le aziende del comparto pensato soprattutto per i visitatori internazionali. Stiamo inoltre organizzando dei seminari, con la presenza di opinion leader e protagonisti del comparto, focalizzati sulle novità per il mercato della profumeria, sulle tendenze, sulle innovazioni tecnologiche che andranno a influenzare lo sviluppo del retail e del concetto di shopping experience. Riserveremo anche un'attenzione particolare alla profumeria selettiva, con la presenza di Accademia del Profumo e dei brand finalisti del relativo Premio 2018: a loro sarà dedicata un’area specifica all’interno del centro servizi della fiera, un viaggio emozionale all’interno dell’eccellenza internazionale del mondo delle fragranze.