Fornitura di imballaggi flessibili a rischio interruzione

Giflex accende i riflettori su una situazione ormai insostenibile. A un 2021 complesso, si sono aggiunti la crescita dei prezzi energetici e i recenti accadimenti internazionali. Il rischio è che molte aziende del settore imballaggi flessibili non siano in grado di fare fronte agli impegni presi, determinando una mancanza di imballi che renderà difficoltoso il confezionamento di molti prodotti alimentari.
Giflex, gruppo di specializzazione di Assografici che rappresenta i produttori di imballaggi flessibili, vuole portare all’attenzione la difficile situazione congiunturale che rischia di provocare la paralisi del settore con conseguenti pesanti ricadute sulle filiere a valle e in particolare sul settore alimentare principale mercato di sbocco del packaging flessibile.

L’anno 2021 ha registrato un continuo incremento dei prezzi delle materie prime (film plastici, carta, foglia di alluminio ecc.) con anche una difficoltà di reperimento dei materiali che ha prodotto un notevole allungamento dei tempi di consegna. Verso la fine dell’anno si è aggiunta la crescita dei prezzi energetici che ha contribuito ancora di più a complicare la già difficile situazione generale. I recenti accadimenti internazionali hanno assestato l’ultimo colpo spingendo ancora più in alto i costi di tutte le materie prime e portando le bollette energetiche a livelli mai visti.

Da alcune settimane, i principali fornitori, invocando cause di forza maggiore (soprattutto l’aumento incontrollato del prezzo di gas ed energia elettrica), stanno rivedendo periodicamente i contratti di vendita già stipulati spostando la definizione del prezzo d’acquisto al momento della consegna.

I produttori di imballaggi flessibili si trovano, quindi, sempre più spesso nell’impossibilità di onorare i prezzi pattuiti senza incorrere in pesanti perdite. Con la possibilità di fermate produttive a tutela della sostenibilità economica delle aziende.

Se non sarà possibile trovare una soluzione che permetta quantomeno di stabilizzare la situazione, il rischio è che molte aziende del settore non siano in grado di fare fronte agli impegni presi, determinando una mancanza di imballi che renderà difficoltoso il confezionamento di molti prodotti alimentari; al momento per molti prodotti non ci sono infatti reali alternative agli imballaggi flessibili che, ricordiamo, rappresentano il 50% delle confezioni nel settore alimentare.

Giflex, anche attraverso i canali di Assografici, ha lanciato l’allarme sui mezzi d’informazione e ha condiviso la situazione alle autorità politiche richiedendo di trovare soluzioni in breve tempo.
Enti e associazioni: ASSOGRAFICI - GIFLEX