Gruppo Della Toffola, dall’uva alla bottiglia!

Innovazione tecnologica, sostenibilità e servizio al cliente: questi sono i pilastri che guidano l’espansione del Gruppo Della Toffola, che da azienda nata come produttore di pigiatrici e presse verticali in acciaio inossidabile è diventata una realtà di riferimento a livello internazionale per il settore vinicolo e del beverage in generale.
I 60 anni di storia del Gruppo della Toffola, oggi parte di Investindustrial, sono caratterizzati da un percorso di costante crescita, con l’obiettivo di costruire una realtà in grado di presidiare l’intera filiera vinicola, dalla raccolta dell’uva fino al confezionamento. Grazie a un intenso programma di acquisizioni, infatti, il Gruppo si presenta come un referente unico per le grandi cantine che cercano soluzioni chiavi in mano, ma allo stesso tempo offre soluzioni compatte e adatte anche alle aziende più piccole. Non solo, grazie all’integrazione dei vari brand acquisiti oggi il Gruppo Della Toffola copre quasi completamente il mondo del beverage in generale con distillati, birra, sidro, succhi di frutta, ready-to-drink e acque minerali. 

Sostenibilità e innovazione

A SIMEI 2022, il Gruppo Della Toffola ha esposto tutto il suo ecosistema dedicato alla vinificazione, caratterizzato da un importante driver di crescita per il gruppo: la sostenibilità. Si parte dal filtro Safi di Della Toffola, che grazie all’Intelligenza Artificiale garantisce un’elevata efficienza a fronte di un risparmio di energia, acqua e prodotti chimici tra il 30% e il 50% rispetto a un filtro tradizionale, con benefici sia dal punto di vista ambientale che economico. I filtri Della Toffola hanno membrane ceramiche mentre quelli di Permeare, altra azienda del gruppo, come Permawine e Permastone, hanno membrane organiche e si rivolgono a una clientela di fascia più alta. Si tratta di due offerte parallele e complementari.

Altra novità di Della Toffola presente in fiera è la pressa pneumatica intelligente a membrana centrale Ampelos, già installata presso un cliente in Francia e uno in Sudafrica, che ottimizza i cicli di pressatura con un risparmio energetico e di consumi. Un vantaggio importante di Safi e Ampelos è la possibilità di installarli in cluster in modo da ottimizzare ancora di più il processo.

Per quanto riguarda la vinificazione vera e propria, Selector di Gimar ha rivoluzionato il settore negli anni ’80. Questo sistema di vinificazione brevettato si è evoluto nel tempo per raggiungere nuovi standard di qualità ed efficienza grazie all’utilizzo dell’automazione e della sensoristica in grado di ottimizzare il lavoro degli enologi e aumentare il rendimento dell’uva del 20-30%. Insieme alla Sirio Aliberti, Gimar presidia tutta l’area della vinificazione per il Gruppo Della Toffola.

Un’altra innovazione interessante è Libero, la colonna di dealcolazione realizzata da Frilli in partnership con Permeare per la produzione di vino analcolico per andare incontro ai mercati quali l’Arabia Saudita.

Nell’area “Bottling&Packaging Solutions” la protagonista è Bertolaso, entrata a far parte del Gruppo Della Toffola alla fine del 2021. Focalizzata sul settore vinicolo, l’azienda offre soluzioni per l’imbottigliamento sia per cantine di grandi dimensioni, come quella con 99 rubinetti esposta a SIMEI 2022, sia soluzioni compact per realtà più piccole. Bertolaso, inoltre, ha presentato in fiera l’innovativo sistema di tappatura in sughero The Smart Corking System, premiato da Simei nella sezione “New Technology”.

Il cerchio si chiude con l’imbottigliamento e il packaging di Ape Impianti, i tappatori della Mar.Co. e le etichettatrici di Z-Italia e OMB.

Partner a livello globale

Il Gruppo Della Toffola prevede di chiudere il 2022 con un fatturato di 250 milioni di euro, con l’obiettivo di raddoppiarlo nell’arco di alcuni anni, grazie anche a nuove acquisizioni, con espansioni sia verticali che orizzontali. In questo modo il Gruppo si pone come unico punto di riferimento e partner per tutte le fasi di produzione di vino, distillati e bevande in generale.

La clientela di Della Toffola, inizialmente circoscritta al Veneto, è cresciuta a livello nazionale e internazionale fino a coprire tutti i continenti. Con otto filiali commerciali sparse in tutto il mondo, il fatturato del Gruppo proviene per l’80% dall’estero. L’Europa rappresenta la metà di questa quota, mentre i Paesi extraeuropei più forti sono Stati Uniti, Cile, Argentina, Messico, Sudafrica e Australia.

Oltre alla sostenibilità e all’innovazione, un importante pilastro del Gruppo Della Toffola è il servizio al cliente: gli impianti hanno sempre bisogno di aggiornamento, manutenzione o ampliamento, per questo è fondamentale investire in una rete capillare per poter fornire assistenza alla clientela sparsa per il pianeta.

La parola a…
Andrea Stolfa, CEO del Gruppo Della Toffola
Un consistente programma di acquisizioni ha portato il Gruppo Della Toffola ad affermarsi sul panorama internazionale come fornitore di tecnologie a 360° per il mondo del beverage. Ci può parlare di questo percorso di espansione e della nuova identità aziendale?
Il percorso di espansione compiuto dal Gruppo Della Toffola nasce dalla volontà di proporsi come partner tecnologico per l’industria del Wine&Beverage, utilizzando l’innovazione come driver di sostenibilità.
Grazie all’ingresso di Investindustrial abbiamo completato – con le acquisizioni di Bertolaso, Ape Impianti e Permeare – una filiera che parte dal ricevimento dell’uva e arriva al confezionamento e al packaging finale.
Un team di specialisti made in Italy è in grado di offrire soluzioni chiavi in mano e per ogni tipo di esigenza, dalle cantine e aziende più grandi fino alle realtà più piccole.

Come si inserisce il tema della sostenibilità in questa importante strategia di crescita?
Per noi la sostenibilità è un tema centrale e trasversale a tutte le fasi del processo, oltre ad essere parte integrante della strategia di crescita: oltre al suo valore intrinseco e valoriale, e alla sua importanza per il benessere della collettività, porre la sostenibilità come parametro di progettazione ci permette di offrire ai nostri clienti prodotti e soluzioni in grado di ridurre sprechi e consumi, minimizzare l’impatto ambientale e fornire prestazioni eccellenti a fronte di un ridotto utilizzo di energia.
Un esempio concreto in questa direzione è il filtro Safi di Della Toffola, premiato nella sezione “Technology Innovation Award” di SIMEI per la capacità di ottimizzare le prestazioni a fronte della massima efficienza nell’utilizzo delle risorse.

Il Gruppo Della Toffola è un punto di riferimento per il processo e l'imbottigliamento nel settore enologico e in generale in tutto il mondo del beverage. Quali sono le strategie per il futuro del Gruppo? Prevede l'apertura anche ad altri settori?
Dopo aver completato la nostra gamma di soluzioni per il mondo Wine&Spirits, con una proposta chiavi in mano, abbiamo intenzione di ultimare la filiera per l’industria del beverage, su cui soprattutto nei mercati anglosassoni c’è molto potenziale sia in termini di soluzioni innovative che in termini di nuove applicazioni.
Un altro settore che osserviamo da vicino e a cui puntiamo è il lattierio-caseario, ambito dove siamo già presenti con Priamo Food Technologies e Progema e nel quale vogliamo crescere intercettando le profonde trasformazioni che l’industry sta vivendo.
Prodotti e tecnologie: DELLA TOFFOLA
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