Lo speciale "I Percorsi del packaging: prodotti per l'igiene della persona" prosegue con un approfondimento dedicato ai materiali e agli imballaggi utilizzati per confezionare questa specifica tipologia di prodotti.
Per anni il packaging dei prodotti per la cura della persona ha puntato tutto sull’estetica, oggi le aziende pensano in termini di maggior tecnicismo. Il contenitore deve essere non solo funzionale, ma deve anche minimizzare la contaminazione microbica e lo spoilage durante la distribuzione e l’utilizzo.
Per spoilage s’intendono modifiche della viscosità, rotture delle emulsioni, cambiamenti di colore o di odore, il potenziale sviluppo di tossine pericolose o il degrado di componenti che portino a sottoprodotti di reazione potenzialmente irritanti per la cute. Il packaging primario e secondario tornano ad essere i protagonisti della conservazione delle diverse formulazioni.
Oggi, in virtù delle recenti preoccupazioni per la sicurezza dei benzofenoni (molto usati come ingredienti in grado di filtrare i raggi UV e stabilizzare i colori del prodotto) le aziende sono alla ricerca d’ingredienti alternativi combinati ad antiossidanti naturali (soprattutto tocoferoli) e rimettono prepotentemente in gioco la protezione garantita dagli imballaggi.
I contenitori primari in vetro restano un classico per i prodotti specifici (come gli smalti per unghie) o con valenze premium, mentre per i prodotti standard si preferiscono le materie plastiche, tra queste il PP che grazie alle buone proprietà meccaniche, resistenza chimica ed un’elevata impermeabilità al vapore acqueo è idoneo per flaconi o film orientati; il PS ad alta rigidità e trasparenza; il PET caratterizzato da elevate proprietà meccaniche, una buona resistenza termica e chimica ed un'ottima trasparenza e brillantezza; il PE resistente agli acidi, alcali, soluzioni saline e vari solventi organici ma che avendo scarsa trasparenza, è utilizzato soprattutto per tappi e chiusure.
L’imballo secondario è tuttora irrinunciabile per dentifrici, shampoo e creme d’alta gamma, si utilizza un cartoncino patinato di medio/alta qualità dove finestrature, vernici speciali e lavorazioni come l’impressione a caldo e goffrature, sono determinanti per l‘impatto visivo e tattile. Leggermente in calo il ricorso ad astucci in plastica trasparenti serigrafati o litografati.
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