Il mercato dei prodotti cosmetici tra conquiste e incertezze

Con alle spalle uno scenario che vede l’industria cosmetica italiana in ricrescita già da fine 2010, che panorama ci si può aspettare per fine 2011? Ce lo rivela il quadro congiunturale presentato lo scorso luglio da Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche.
Nel 2010 il fatturato dell’industria cosmetica italiana, cioè il valore della produzione, ha superato gli 8.600 milioni di euro, con un aumento del 5,2% sull’anno precedente (Fonte: Rapporto annuale Unipro). Il valore del consumo è stato pari a 9.272 milioni di euro, con una crescita rispetto al precedente esercizio dell’1,1%. Un buon risultato, che ribadisce come l’articolo cosmetico sia entrato nelle abitudini di acquisto degli italiani, che investono in percentuali maggiori solo per le spese di casa (alimentare e telefonia). Dal punto di vista dei canali distributivi, nel 2010 sono cresciuti pressoché tutti quelli tradizionali, ad eccezione del mass market. In ripresa anche il canale profumeria e la farmacia, che ha registrato i trend più dinamici assieme all’erboristeria e alle vendite porta a porta. Lieve contrazione invece per la grande distribuzione, che ha trovato un punto di equilibrio tra il calo più marcato delle grandi superfici e l’ascesa del nuovo fenomeno della grande distribuzione specializzata, capace di proporre un servizio più specifico e completo (il canale casa-cura della persona è ad esempio una delle realtà più recenti). I canali professionali, cioè istituti di bellezza e saloni di acconciatura, hanno segnato invece una ripresa, seppur rallentata, mentre le vendite per corrispondenza hanno registrato la crescita più sostenuta in assoluto. Per quanto riguarda l’import e l’export nel 2010, grazie anche alla diminuzione delle tensioni sui mercati esteri, la bilancia commerciale pende decisamente a favore delle esportazioni (2.400 milioni di euro, +17% rispetto al 2009), nonostante anche le importazioni abbiano registrato un importante aumento (1.576 milioni di euro, +11,9%). La prima area di sbocco rimane l’Europa, grazie alla sostenuta ripresa della domanda in paesi come Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna. Oltre i confini europei si è assistito rispetto al 2009 ad una espansione omogenea dei valori di export di cosmetici dall’Italia verso l’Asia (+24,3%), l’America (+24,3%), l’Africa (+20,5%) e l’Oceania (+11,6%). Tutto questo nel 2010. E nel 2011?
Topic: Il mercato
Enti e associazioni: UNIPRO