La fa ancora da padrone il classico vasetto in PP o PS ad uno o più scomparti, quando la proposta comprende l’aggiunta di crunches o frutta. Più recente il ricorso al “foam” che caratterizza uno dei marchi leader di mercato. Questo particolare materiale ha permesso di ridurre del 20% il peso dei vasetti e la termoformatura in linea con un notevole risparmio in termini di costi di stoccaggio materiali e di trasporto. In crescita sono anche le applicazioni a base di bioplastiche e un’altra iniziativa di cui si è parlato molti in termini di attenzione all'ambiente è stata la rimozione dei tradizionali pick-up e cluster in cartoncino. Per i probiotici liquidi si usano soprattutto bottiglie e flaconi in PET e per avvicinarsi ancor di più alle aspettative del target di riferimento, molto attento alla propria salute ed all’ambiente, sono in corso diverse ricerche per la produzione e l’utilizzo del R-PET, materiale totalmente riciclato. Per la sleeveratura di vasetti e bottiglie neutre si ricorre prevalentemente a film in PET stampato fino a 9 colori. Una forte spinta all’innovazione viene dal nuovissimo yogurt in pouch, dedicato ai giovanissimi. Per fruire del prodotto bastano pochi e semplici gesti attuabili ovunque: svitare il tappo (peraltro richiudibile) e spruzzare lo yogurt in bocca senza bisogno di un cucchiaino. Per le chiusure dei vasetti la soluzione principe è tuttora il lid in alluminio, lega 8011, spessore 40 µm, stampabile ad uno o più colori. Una sua recente innovazione è il lid trasformabile in cucchiaino che permette di gustare il prodotto sempre e ovunque. L’igiene è assicurata da un sottile strato di plastica che coprendo il lid lo isola dagli agenti esterni. Di pari passo con l’evoluzione dei materiali crescono gli studi per valutare l’influenza dei diversi polimeri sul mantenimento delle caratteristiche organolettiche e fisico-chimiche dei prodotti fino al termine della shelf – life.
Il "Percorso" prosegue con gli approfondimenti:
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"Percorso del packaging: il confezionamento di yougert e latti fermentati".