Biofarma, importante azienda produttrice conto terzi di
prodotti cosmetici, integratori alimentari e dispositivi medici, ha dovuto
affrontare un progetto che prevedeva di dosare polveri ad uso estemporaneo
confinandole in ambiente insensibile all’umidità, e si è rivolta ad MG2 per
trovare la soluzione più adatta. L’azienda bolognese si è quindi fatta capofila
di un innovativo progetto che ha coinvolto altre importanti realtà del mondo
del packaging farmaceutico: Famar Packaging ed F.P.S. Food and Pharma Systems.
La soluzione per Biofarma doveva rispondere ad una particolare esigenza: era
necessario realizzare un sistema per confezionare lactobacilli all’interno di
alveoli sotto tappo. Tale soluzione, al momento dell’utilizzo, consente di far
cadere i lactobacilli nel contenitore sottostante, in modo da scioglierli nella
soluzione contenuta nel flacone. La sfida è stata quella di dosare tali
lactobacilli, in forma di polvere, all’interno di una confezione d’alluminio.
Infatti, i lactobacilli vengono solitamente confezionati in capsule di gelatina
dura o in tappi plastici monodose e monofase, se destinati ad un utilizzo
estemporaneo (per esempio, nel caso in cui la polvere vada dissolta in acqua).
La soluzione ALU/ALU è però l’unica in grado di garantire una protezione totale
dall’umidità che, a lungo andare, degrada i lactobacilli fino ad annullarne
l’attività.
Ad ulteriore garanzia di conservazione del prodotto, Biofarma ha richiesto una
compartimentazione ad azoto della zona di sigillatura, per evitare la presenza
- anche minima - d’ossigeno nella fase di copertura e chiusura della
confezione, realizzando così un ambiente inerte.
Nello specifico, la nuova linea per Biofarma impiega una macchina blisteratrice
(Famar – TF320) in grado di realizzare 900 alveoli al minuto ed equipaggiata di
un formato per la formatura, sigillatura e tranciatura degli alveoli. Il gruppo
di dosaggio è invece fornito da MG2: si tratta del modello Flexofill, una
testata progettata per dosare polveri e granulari all’interno di piccoli
contenitori o blister, che può essere personalizzata in base alla forma e al
posizionamento degli alveoli. Nella fase successiva, ossia dopo il dosaggio nel
blister e prima della sua copertura e saldatura, entra in gioco la camera
realizzata da F.P.S. per la generazione e mantenimento di un ambiente inerte a
tutela del prodotto negli alveoli. L’impianto è inoltre dotato di sistemi di
visione per verificare l’avvenuto dosaggio, che lavorano di concerto con
sistemi di scarto per gli alveoli non conformi.
La soluzione messa in campo dal pool di aziende è molto performante e flessibile, principalmente per due motivi: in primo luogo, la blisteratrice può utilizzare materiali di formatura di tutti i tipi e dimensioni normalmente impiegate nel Pharma. In secondo luogo, Flexofill, grazie alla disponibilità di svariati tipi di dosatori volumetrici facilmente sostituibili, è utilizzabile per un’ampia gamma di applicazioni, che spaziano dai dosaggi standard ai bassi dosaggi per inalazione che non devono essere sottoposti a compattazione.