Fondata nel 1993 e con sede a Barberino Val D’Elsa (Firenze), ATOP è tra le società di riferimento a livello mondiale nella realizzazione di innovativi macchinari e linee automatiche per la produzione di statori e rotori per motori elettrici. Grazie a un know-how proprietario consolidato, unito alla continua ricerca di soluzioni tecnologiche innovative, ATOP opera nei settori della trazione elettrica per la mobilità sostenibile (e-mobility) con motori ibridi e plug-in, nonché nei settori automotive, household appliances e power tools.
ATOP ha registrato, negli ultimi 3 anni, tassi di crescita superiori al 10%, chiudendo il 2016 con ricavi pari a circa 48 milioni di euro e oltre 180 dipendenti. Con il supporto di IMA e Charme in qualità di investitori strategici di lungo periodo, ATOP prevede di continuare nel proprio percorso di sviluppo a livello globale, focalizzato sia sull’espansione della base clienti internazionale che sull’ulteriore rafforzamento delle sue competenze distintive di automazione industriale, nonché sugli investimenti in ricerca e sviluppo finalizzati a introdurre continue innovazioni nel settore della trazione elettrica per la mobilità sostenibile.
L'acquisizione di ATOP è stata condotta da Charme III, fondo di private equity pan-europeo a matrice fortemente industriale con una dotazione superiore a 500 milioni di euro e uffici a Milano, Londra e Madrid, in partnership con IMA, protagonista mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. Charme e IMA hanno acquisito, mediante una società veicolo controllata da Charme III, una partecipazione dell’84% in ATOP, mentre i soci fondatori di ATOP – Luciano Santandrea, Massimo Ponzio e Fabrizio Cresti – hanno re-investito in una quota pari al 16% del capitale.
L’operazione prevede, per IMA, un investimento finanziario per 15,8 milioni di euro complessivi a fronte di una partecipazione del 25% della società veicolo controllata da Charme III.