Il fattore della sostenibilità
I dati parlano chiaro: i consumatori sono sempre più attenti al comportamento etico ed ambientale delle aziende.
Secondo una recente ricerca di Ipsos, effettuata in occasione del Salone della CSR e dell’innovazione sociale 2018, emerge che il 72% gli italiani è interessato alla sostenibilità ambientale. La ricerca ha indagato per comprendere cosa spinge le persone ad acquistare prodotti sostenibili ed evidenzia che il vero punto di svolta è nella qualità. Il 77% delle persone basa le sue scelte di acquisto sulla qualità, che significa origine delle materie, sostenibilità del packaging, attenzione alla filiera e alla produzione.
L’imballaggio metallico, sia esso d’acciaio o alluminio, soddisfa tutti gli aspetti della sostenibilità.
Il prodotto in scatola assicura protezione totale dal contatto con ossigeno, gas, luce, umidità o altre contaminazioni, conservando a lungo le caratteristiche del prodotto ed evitando così gli sprechi. Inoltre, l’alluminio e il ferro (elemento base per la produzione di acciaio) sono rispettivamente il terzo e il quarto elemento più presente in natura.
Metallo, riciclabile all’infinito
Un altro vantaggio del packaging di metallo è che si può riciclare infinite volte senza alcuna perdita delle sue caratteristiche. Il metallo ritorna metallo. È affine ai principi e ai valori dell’Economia Circolare, in quanto materiale permanente, che non si consuma, che si usa e si riusa, senza fine, conservando, in tutte le sue numerose applicazioni, l’energia necessaria per futuri e nuovi impieghi. Una lattina per bevande, ad esempio, contiene in media il 68% di alluminio(già) riciclato ed è, in assoluto, l’imballaggio per bevande più riciclato al mondo. Il 75% dell’alluminio primario, infatti, è ancora in uso ed è reperibile tramite il riciclo mentre l’80% dell’acciaio prodotto è ancora in circolazione, sotto forme diverse, confermando il concetto di materiale permanente.
Acciaio e alluminio
Secondo gli ultimi dati rilasciati da Ricrea, nel 2017 il 75,3% degli imballaggi in acciaio immessi al consumo è stato avviato a riciclo, uno dei tassi più alti registrati tra i materiali riciclabili. L’acciaio recuperato si rinnova, si trasforma in nuovi prodotti di ottima qualità. Sono moltissimi i prodotti in acciaio di uso quotidiano riciclabili. Per citarne solo alcuni: barattoli per pomodoro e altre conserve vegetali, lattine per tonno, bombolette aerosol, tappi corona per bottiglie, capsule per vasi in vetro, latte e secchielli per vernici, inchiostri e solventi, fusti.
I numeri dell’alluminio sono altrettanto positivi. CIAL conferma che nel 2017 il recupero totale degli imballaggi in alluminio in Italia è stato pari al 68,6% dell’immesso nel mercato, ovvero 7 imballaggi su 10. Grazie al riciclo degli imballaggi in alluminio, nel 2017,sono state evitate emissioni serra pari a 328.000 tonnellate di CO2 ed è stata risparmiata energia per oltre 141.000 tonnellate equivalenti di petrolio. Nel solo 2017, il risparmio energetico derivante dal riciclo degli imballaggi in acciaio gestiti da RICREA è stato pari a 1,2 TWh di energia primaria equivalente.
Alcuni imballaggi e contenitori in alluminio di uso quotidiano, tutti riciclabili al 100%, sono: lattine e bottiglie per bevande, scatolette per pesce carne e legumi, scatolette e vaschette per il cibo per animali, vaschette e vassoi per la conservazione e la cottura dei cibi, bombolette aerosol/spray, foglio sottile come il rotolo da cucina, involucro per dolci e cioccolato, tubetti, tappi a vite, capsule e altre chiusure.
In Italia, la raccolta e il riciclo degli imballaggi metallici hanno comportato benefici netti per 831,7 milioni di euro nel primo decennio del secolo a fronte di 2,5 milioni di tonnellate raccolte.