Verso lo “straordinario”
A fare gli onori di casa è stato Pietro Cassani, amministratore delegato di Marchesini Group, che ha presentato il nuovo posizionamento simboleggiato dalla X di “Extraordinary”. Un termine forte che diventa il nuovo visual del Gruppo che sin dalla sua nascita si è distinto per la notevole attitudine all’inventiva, accompagnata da una capacità di pensiero laterale che negli anni gli ha permesso di realizzare imprese e soluzioni tecnologiche fuori dagli schemi.
È stata poi la volta di Valentina Marchesini, marketing director di Marchesini Group, che ha illustrato ulteriori sfaccettature della campagna strategica messe in atto dal Gruppo e ha presentato in anteprima mondiale il nuovo sito web, completamente ridisegnato per garantire ai clienti maggiore usabilità e un’esperienza di navigazione ancora più coinvolgente.
L’astucciatrice MA 260
Durante la seconda parte dell’evento, gli X DAYS di Marchesini Group si sono concentrati sul lancio della prima delle tecnologie industriali che avrebbero dovuto essere mostrate ad Interpack. Una soluzione che, come le prossime che saranno presentate nei successivi show online, avrà sicure ricadute sulla packaging industry mondiale. I riflettori si sono dunque accesi sulla nuova astucciatrice MA 260 per flaconi, una macchina versatile ed efficiente che, insieme alle sue “sorelle”, ha contribuito a far conoscere Marchesini Group in tutto il mondo.
Grazie alla decennale esperienza nel settore, Marchesini Group ha rivisitato l’astucciatrice per offrire un design più ergonomico e prestazioni ancora più elevate. Il risultato è un’astucciatrice orizzontale a movimento continuo ad alta velocità che si distingue per un livello tecnologico all’avanguardia racchiuso in un layout compatto e dotato delle più elevate caratteristiche di sicurezza.
L’astucciatrice MA 260 è inoltre dotata di un elevato livello di automazione che consente l’agevole e immediata regolazione di tutti i parametri di produzione. Durante la fase di confezionamento in astuccio, viene inoltre effettuato un controllo incrociato prodotto – confezione – bugiardino. Tutto questo va a influire positivamente sulle tempistiche di lavorazione e sulla qualità del prodotto finale.
Cartone invece della plastica
Prima ancora che le tecnologie green diventassero parte integrante dei modelli di business aziendali, Marchesini Group ha avuto l’intuizione di provare a confezionare le fiale – e molti altri prodotti – non nei tradizionali cassonetti termoformati di plastica ma in tray di cartone.
A livello tecnico, le conseguenze di questa scelta sono importanti: a monte scompare la macchina termoformatrice, sostituita da una sola astucciatrice robotizzata che effettua l’intero processo di confezionamento: dalla messa in volume del cassonetto in carta - che alcuni clienti chiedono di disegnare ad hoc per loro - al riempimento con le siringhe fino al confezionamento in astuccio.
I vantaggi sono notevoli. Non solo dal punto di vista della maggiore ecosostenibilità, ma anche in termini di minori costi di produzione e di risparmio del 20% dello spazio rispetto a una soluzione in linea.
Ancora una volta le astucciatrici si sono dunque confermate tra le più versatili e identitarie delle soluzioni sviluppate da Marchesini Group, tanto che la società ha scelto proprio questa famiglia di macchine per il primo degli XDAYS.
Potrai leggere l’articolo completo sul n. 5 di Rassegna dell’Imballaggio