Materiali e imballaggi per pasta secca e fresca

Nel segmento più economico prevale il confezionamento in film plastico (OPP o LDPE/ PET). Le grandi confezioni per l’HORECA sono sacchi di plastica o di carta della capacità media 10 kg. Hanno spesso una composizione “su misura” formulata in base alle specifiche richieste del pastificio. La resistenza meccanica è garantita dalla sovrapposizione di più fogli in carta o materiale plastico anche accoppiato, e qualora il produttore di pasta lo ritenga necessario lo strato interno può essere in carta alluminata, LDPE, HDPE. Questi sacchi possono essere stampati fino a 9 colori,  con inchiostri a base acqua con verniciatura standard o laccatura UV. Per la pasta secca all’uovo si utilizzano flow pack e vaschetta di cartoncino, astucci di cartoncino e sacchetti di plastica. Questi ultimi sono destinati essenzialmente alla pastina da brodo. Il confezionamento della pasta secca farcita avviene in sacchetti di poliaccoppiato flessibile a fondo portante, mentre nel confezionamento della pasta fresca con o senza ripieno domina l’atmosfera protettiva. I materiali più utilizzati sono vaschette in PP omopolimero e film che fungono da chiusura. Uno dei fattori limitanti per la shelf life del prodotto è la relativamente alta permeabilità ai gas della vaschetta in PP. Il film di chiusura è termosaldante, pelabile con buone caratteristiche ottiche e con una media barriera all’ossigeno (40 ml/mq/24h). Un cenno a parte meritano le confezioni delle nuove proposte di pasta pronta solo da scaldare nel microonde. Molte di queste vaschette sono in cartoncino di pura cellulosa primo impiego, con estrusione e/o accoppiamento di film rispondenti alle caratteristiche di tutela del contenuto. Crescono anche le proposte in materiali biodegradabili e contenitori trattati con rifrattori. Vi è una altrettanto ampia offerta di modalità di chiusura, scelte  in funzione delle diverse esigenze del prodotto: cartoncino accoppiato o estruso con film di PET, film pelabili e film riflettenti.