Mercato dei pallet stabile nonostante la crisi legata al Covid-19

Con 5,5 milioni di pallet EPAL prodotti, dei quali 3,4 nuovi e il restante riparati, il marchio registra una leggera diminuzione legata ai mesi di lockdown che hanno messo in ginocchio il commercio. Più in difficoltà, invece, il marchio FITOK che da gennaio a giugno vede i volumi trattati calare del 12%.
Il marchio EPAL resiste anche nel 1° semestre del 2020: benché la crisi innescata dallo scoppio dell’emergenza sanitaria stia mettendo a dura prova l’economia, i pallet si dimostrano uno dei tasselli fondamentali della logistica. Rispetto allo stesso semestre dello scorso anno, la variazione registrata è pari al -2%, un lieve calo che si traduce in 97mila pallet in meno immessi sul mercato. Nel dettaglio, da gennaio a giugno sono stati 5.487.468 i pallet EPAL prodotti, dei quali 3.366.321 nuovi (-1% rispetto al 2019) e 2.121.147 riparati (-3%). A pesare in negativo è soprattutto il 2° trimestre dell’anno che vede una diminuzione del -7%: in totale sono 2.716.445 i pallet EPAL messi in circolazione (1,6 milioni nuovi e 1,1 milioni riparati) contro i 2.913.846 dello stesso periodo dell’anno precedente. Numeri forniti da Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, che si occupa della gestione dei marchi internazionale di prodotto EPAL e FITOK per l’Italia, garantendo la qualità dei pallet e la sicurezza delle merci trasportate.

“La struttura del consorzio, anche durante l’emergenza, non si è mai fermata. Ha permesso così a produzione e riparazione di andare avanti, come di consueto, nel pieno rispetto delle normative  – spiega Orlando Fravega, presidente di Conlegno – I pallet, e gli imballaggi in legno in generale, rappresentano infatti una risorsa fondamentale per il commercio e mantenere attiva la loro produzione anche in condizioni difficili significa permettere agli italiani di ricevere beni fondamentali per la loro quotidianità”.

Per effetto del lockdown calano, invece, sensibilmente i volumi degli imballaggi in legno marchiati FITOK, destinati prevalentemente al mercato extra-UE: la produzione del 2° trimestre 2020 scende del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019 per un totale di 570.795 m3 di legno sottoposto a trattamenti fitosanitari. In particolare, i dati relativi ai soggetti 7.1 parlano di 355.729 m3 trattati (-20,5% in rapporto allo stesso periodo dell’anno precedente), mentre la produzione con semilavorato trattato HT da parte dei soggetti 7.2 si attesta a 215.066 m3 (-19%). Prendendo in considerazione i primi sei mesi dell’anno, la flessione risulta però più lieve: -11,5% per i soggetti 7.1 e -12% per i soggetti 7.2, pari complessivamente a 1.227.826 m3 di legno trattati.
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