Packaging farmaceutico, focus 2016 di Marchesini Group
Marchesini Group, un 2016 nel segno dell'espansione sul mercato del packaging farmaceutico.
Marchesini Group ha definito l’agenda degli eventi principali del 2016. Si partirà subito dal primo Gennaio con l’apertura di una nuova filiale a Mosca, che nascerà sulle fondamenta di una struttura già esistente e affidata fino ad oggi ad un’agenzia di rappresentanza. Una volta inaugurata e rodata questa nuova organizzazione si occuperà di rafforzare le partnership commerciali con il mercato russo, già consolidate da rapporti d’affari trentennali. A livello pratico, l’ operazione renderà ancora più agevoli i passaggi tecnici necessari per l’acquisto di macchine e garantirà un servizio di assistenza reattivo e personalizzato, in grado di soddisfare le esigenze dei clienti russi. Il risultato sarà un approccio più diretto con un mercato che può diventare fondamentale nei prossimi anni non solo per le strategie del Gruppo ma per quelle di tutta la Packaging Valley emiliano-romagnola.
Questo passo è solo un tassello di una strategia espansiva di medio-lungo termine che investe il mercato dell’Est Europa. All’inizio dell’anno prossimo saranno inaugurate infatti altre due nuove filiali in Polonia e in Ucraina, con l’obiettivo di amplificare le reti commerciali e di assistenza pre e post vendita in Paesi che apprezzano sempre di più l’efficienza e il design Made in Italy delle nostre macchine.
Per quanto riguarda il mercato italiano Marchesini Group ha deciso di focalizzarsi ancora di più sul suo segmento core, quello del packaging farmaceutico, che già rappresenta l’85% del fatturato del Gruppo, previsto in crescita del 10% nel 2016. In questa direzione si inserisce la decisione di vendere le attività di Teamac, l’azienda di Budrio che realizza soluzioni per il confezionamento di bustine da tè, a una grande azienda del settore e di lanciare già da ora il conto alla rovescia per l’inaugurazione il prossimo ottobre a Carpi del primo polo della termoformatura in Italia. A regime questo maxi stabilimento, su cui sono stati investiti 15 milioni di euro, diventerà un polo di eccellenza per la produzione di macchine per confezionare i blister, un prodotto la cui richiesta è in forte crescita grazie alla praticità e sicurezza offerte al consumatore.
Il passo successivo sarà il raddoppio, già annunciato lo scorso anno, dello stabilimento di Corima, l’azienda toscana del Gruppo che si occupa di realizzare linee per il confezionamento in asettico di farmaci.