L’Italia si è guadagnata il primo
posto come produttore farmaceutico in Europa, e ha recentemente superato la
Germania nella produzione, con 30 miliardi di euro di valore - 44 considerando
anche l’indotto - e 2,7 miliardi di euro investiti in produzione, ricerca e
sviluppo, per attività ad elevato tasso di innovazione. Un risultato
d’eccellenza possibile anche grazie alle tecnologie produttive di grande
qualità che hanno contribuito allo sviluppo di un know how unico a livello
internazionale.
L’obiettivo principale della
prossima edizione, infatti, è proprio l’internazionalizzazione: sono state programmate e sono tuttora
in corso di svolgimento numerose azioni promozionali per coinvolgere operatori
provenienti da diversi Paesi esteri, sui quali è stata indirizzata una forte
attività di incoming. L’auspicio è la partecipazione di professionisti
provenienti anche da mercati lontani quali Sud Est Asiatico e Sud America, per
un ulteriore incremento delle presenze di visitatori e operatori
internazionali, oltre ai tradizionali visitatori da Europa, Africa, Medio
Oriente e bacino del Mediterraneo, che rappresentano il target principale della
manifestazione. Sul fronte dei buyer, le aspettative degli organizzatori di
Pharmintech prevedono un incremento complessivo di almeno +35% rispetto a
quanto consolidato nel corso dell’ultima edizione nel 2016.
Nello specifico, Pharmintech porterà a Bologna buyer internazionali attentamente profilati e selezionati con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e in collaborazione con UCIMA - Unione dei Costruttori Italiani di Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio e ITA – Italian Trade Agency. Tra le delegazioni in visita, sono già confermate le rappresentanze di Algeria, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, India, Israele, Marocco, Messico, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svizzera, Tanzania, Turchia e Uganda. Per l’edizione 2019, è attesa la presenza di oltre 100 buyer esteri partecipanti all’interno di delegazioni ufficiali.